Mestre-Venezia, 13 aprile 2024 – Più di trecento delegati, rappresentanti per la sicurezza e sindacalisti provenienti dal Veneto si sono riuniti oggi a Roma in occasione dell’Assemblea nazionale di Cisl. L’obiettivo? Sollecitare l’adozione di una strategia nazionale comprensiva per porre fine alle morti e agli infortuni sul lavoro, unendo le forze di sindacati, aziende e istituzioni.
Questa iniziativa nasce nel contesto della campagna di Cisl “Fermiamo la scia di sangue”, che ha animato numerose assemblee e iniziative regionali volte a sensibilizzare su un’emergenza che continua a mietere vittime. Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto, ha evidenziato la persistenza di incidenti mortali, come quello recente a Mestre e la tragedia alla centrale idroelettrica di Suviana. “È urgente cambiare rotta con decisione”, ha affermato Refosco, sottolineando la necessità di una vera inversione di tendenza.
Un dialogo rinnovato con il governo e le nuove misure del decreto legge 19
Cisl Veneto ha ripreso il dialogo con il governo riguardo il dossier sulla salute e sicurezza, ottenendo risposte parziali alle proprie richieste con il nuovo decreto legge 19. Questo prevede sanzioni più severe per la tutela della salute e misure preventive contro il lavoro irregolare, incluso il reclutamento di nuovi ispettori del lavoro. Tuttavia, per Refosco, queste azioni sono solo un inizio: “Non ci sentiremo soddisfatti finché non avremo una strategia nazionale che coinvolga attivamente sindacati e aziende per promuovere una cultura di sicurezza e prevenzione”.
L’importanza di un patto per il futuro del lavoro
La Cisl si impegna anche a promuovere un patto che possa sbloccare investimenti e riforme essenziali, con l’obiettivo di evolvere le relazioni industriali e sociali e di unire il paese in un percorso condiviso di civiltà, democrazia economica e sviluppo.era di vedere ulteriori progressi in questa cruciale battaglia per la sicurezza dei lavoratori italiani.
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