VERONA – Il Friuli Venezia Giulia si presenta al Vinitaly 2025 di Verona con una rinnovata energia e una visione chiara: valorizzare la qualità delle proprie produzioni e affrontare con determinazione le sfide del commercio internazionale, tra cui l’introduzione dei nuovi dazi.
La Regione scommette su un investimento deciso e su una strategia coordinata per promuovere non solo il comparto vinicolo, ma tutto il sistema agroalimentare e turistico locale.
Uno stand strategico per il futuro del vino friulano
Lo spazio espositivo della Regione all’interno di Vinitaly, il più importante evento internazionale dedicato al vino, si presenta completamente rinnovato e ampliato. Situato nel padiglione 6 di Veronafiere, lo stand “Io sono Friuli Venezia Giulia: connessioni d’eccellenza” è un concentrato di cultura, territorio e innovazione. Un’area di 1.500 metri quadrati in cui ottanta aziende vitivinicole regionali presentano oltre 5.700 bottiglie in degustazione, rappresentando le 11 zone Doc e le 2 zone Igt del territorio, con 24 tipologie diverse di vini bianchi e rossi.
Accanto a queste, altri 58 produttori espongono autonomamente, e sei aziende partecipano in forma collettiva nel padiglione dedicato al biologico. Un’ampia offerta che rispecchia la ricchezza e varietà del paesaggio friulano, che si estende dalle montagne al mare, con ambienti unici che regalano al vino caratteristiche distinte influenzate da microclimi e suoli differenti.
Una vetrina globale per contrastare le incertezze del mercato
In un momento delicato per il settore, segnato dall’introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti, la Regione non si ferma. Gli assessori regionali presenti all’inaugurazione dello stand hanno sottolineato l’importanza di questa partecipazione per consolidare la presenza sui mercati esteri e diversificare le opportunità commerciali. A fronte delle incertezze, Vinitaly diventa così una piattaforma strategica per il medio periodo, puntando ad attrarre l’interesse anche di nuovi buyer internazionali.
Nonostante le restrizioni, infatti, oltre tremila buyer statunitensi hanno confermato la loro presenza a Verona. Un segnale importante per il comparto, che guarda con attenzione anche ad altri mercati, pronti a essere sviluppati e valorizzati nel prossimo futuro.
Export in continua crescita
I dati della Camera di Commercio di Pordenone-Udine relativi al 2023 parlano di un export vinicolo pari a circa 250 milioni di euro, con un incremento dell’8,8% rispetto all’anno precedente. Il principale mercato resta quello degli Stati Uniti, con il 23,6% del totale, pari a oltre 62 milioni di euro. Seguono Germania (20,4%) e Regno Unito (5,5%), con Paesi Bassi e Spagna a completare il quadro.
Questi numeri dimostrano quanto il vino friulano sia apprezzato all’estero, ma anche quanto sia importante mantenere e rafforzare la propria posizione attraverso iniziative come quella di Vinitaly.
L’iniziativa della Regione non si limita alla promozione del vino. All’interno dello stand viene presentato un sistema che integra accoglienza turistica, promozione culturale e valorizzazione del territorio, grazie alla sinergia tra Ersa e PromoTurismoFVG. Un connubio che permette di trasmettere l’immagine di un territorio autentico e vivace, capace di unire tradizione e innovazione.
Grazie a questa promozione integrata, le imprese vitivinicole vengono accompagnate in un processo di internazionalizzazione sostenibile, mentre si lavora per rafforzare anche il settore dell’ospitalità, in vista di una stagione estiva promettente. Il Friuli Venezia Giulia, infatti, continua a registrare numeri molto positivi anche in termini di presenze turistiche, confermando la sua attrattività.
“Io sono Friuli Venezia Giulia”
Lo spazio “Io sono Friuli Venezia Giulia” non è solo una vetrina commerciale, ma anche un laboratorio di idee. Qui si incontrano produttori, operatori del turismo e istituzioni, in un percorso che intreccia il vino con la cultura, la storia e la creatività. Il progetto vuole comunicare un’identità forte, fondata sulla passione per il territorio e sull’impegno verso la qualità certificata.
Un’iniziativa che intende fare rete, creando connessioni virtuose che potranno tradursi in collaborazioni future e nuove occasioni di crescita.
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