TREVISO – Una decisione senza precedenti nel settore della distribuzione che riaccende i riflettori sui diritti dei lavoratori. Una dipendente del supermercato Pam Panorama di viale della Repubblica, Treviso, ha ottenuto giustizia dopo aver contestato un trasferimento forzato dell’azienda a oltre 100 chilometri di distanza, precisamente a Udine.
Il ruolo del sindacato e il messaggio alle lavoratrici
La vicenda ha avuto inizio il 24 giugno 2024, quando la dipendente, in servizio dal 1997 come capo reparto, è stata informata del trasferimento al punto vendita di Udine con effetto immediato e solo due settimane di preavviso. L’azienda ha giustificato la decisione con esigenze organizzative generiche, ritenute incoerenti dal sindacato FILCAMS CGIL di Treviso, al quale la donna si è rivolta per tutelare i suoi interessi.
I legali Filippo Angonese e Carlo Maria Cavinato hanno rappresentato il sindacato nel caso, presentando ricorso al Tribunale di Treviso che ha recentemente dichiarato illegittimo il trasferimento.
Le motivazioni del Giudice: tutelati i diritti familiari e personali
Il Giudice ha evidenziato che la motivazione aziendale non era supportata da reali necessità produttive, organizzative o tecniche. Ha anche rilevato l’impatto negativo sulla vita personale e familiare della lavoratrice: madre di due figli studenti a Treviso, il trasferimento avrebbe comportato un pendolarismo di circa tre ore al giorno, rendendo difficile conciliare lavoro e vita privata.
Un altro elemento considerato importante dal tribunale è stato il mancato riconoscimento dello stress lavorativo segnalato dalla lavoratrice.
Il Tribunale ha stabilito che sarà Pam Panorama a coprire tutte le spese legali, dimostrando la validità degli argomenti presentati dal sindacato.
Il ruolo del sindacato e il messaggio alle lavoratrici
“È una vittoria per i diritti e la dignità delle donne lavoratrici”, ha dichiarato Nicole Chirici della Filcams CGIL di Treviso. Ha sottolineato che la lavoratrice ha affrontato un lungo periodo di forte disagio psicologico, ora risolto con il suo reintegro nel punto vendita trevigiano.
Altrettanto determinato è stato l’intervento del segretario generale della FILCAMS CGIL, Alberto Irone, che ha lanciato un appello a tutte le lavoratrici del settore commerciale: “Non accettate abusi, non fatevi intimidire. Il sindacato è lo strumento per difendere i vostri diritti”.
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