Trofeo SMAIL, sport e solidarietà a Treviso: raccolti 7.400 euro per la ricerca contro la leucemia
A Treviso la 9ª edizione del Trofeo SMAIL raccoglie 7.400 euro per la ricerca contro la leucemia a sostegno di AIL.


TREVISO – Si è conclusa con un grande successo di partecipazione e solidarietà la 9ª edizione del Trofeo SMAIL, svoltasi alle Piscine comunali Natatorium. L’iniziativa, nata in memoria di Davide Polese, ha raccolto 7.400 euro destinati all’AIL Treviso (Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma), a sostegno della ricerca scientifica e dei pazienti ematologici.
Unire sport e solidarietà
Il Trofeo SMAIL è diventato negli anni un simbolo dell’unione tra sport e impegno sociale, trasformando il ricordo di Davide in un’occasione per diffondere consapevolezza e promuovere la donazione di midollo osseo. L’evento ha coinvolto atleti, famiglie, volontari e istituzioni, dimostrando come lo sport possa essere strumento di speranza e solidarietà concreta.

Un traguardo che ispira una comunità
A undici anni dalla scomparsa di Davide, il suo esempio di forza e determinazione continua a ispirare un’intera comunità. La manifestazione ha visto la presenza di numerose autorità sanitarie e civili, tra cui la Dott.ssa Marta Stanzani, il Dott. Filippo Gherlinzoni, il Dott. Alessandro Spigariol, Alice Vendramin (ADOCES), Sonia Brescacin e il Vicesindaco di Treviso Alessandro Manera. Tutti hanno evidenziato il valore del volontariato e della ricerca, pilastri fondamentali nella lotta alle malattie ematologiche.
La collaborazione delle Forze dell’Ordine
Un momento molto apprezzato è stato quello della partecipazione della Polizia di Stato, presente con la Questura di Treviso, il Compartimento Polizia Stradale Veneto di Padova e la Sezione Polizia Stradale di Treviso, che hanno contribuito alla cerimonia di premiazione consegnando riconoscimenti agli atleti e suscitando entusiasmo tra i più giovani.

Un risultato che vale più di una gara
In nove edizioni, il Trofeo SMAIL ha superato la quota complessiva di 80.000 euro raccolti, fondi che hanno permesso di sostenere la ricerca e i reparti di Ematologia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso. La manifestazione continua così a rappresentare un modello di cittadinanza attiva, capace di unire sport, memoria e solidarietà in un’unica grande missione: dare speranza a chi lotta contro la malattia.