80enne muore dopo un’iniezione lombare, medico indagato per omicidio colposo: si attende l'autopsia

La Procura apre un fascicolo per omicidio e dispone l'autopsia sul corpo della donna. Iscritto nel registro degli indagati il medico.

30 aprile 2025 16:51
80enne muore dopo un’iniezione lombare, medico indagato per omicidio colposo: si attende l'autopsia -
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SILEA (TREVISO) – Una donna di 80 anni, residente a Silea, è deceduta dopo essere stata sottoposta a un'iniezione lombare eseguita da un medico di base in pensione, anche noto per la sua specializzazione in reumatologia. La vicenda ha scosso profondamente la comunità locale e ha portato all’apertura di un’indagine per omicidio colposo, con l’iscrizione nel registro degli indagati del dottor F.C.

Un'iniezione lombare per curare una sciatalgia

Tutto ha avuto inizio nel gennaio del 2024, quando l’anziana aveva iniziato a lamentare dolori alla schiena riconducibili a una sciatalgia. Per ottenere sollievo, si era rivolta al suo medico di base, che ha ritenuto opportuno intervenire con una iniezione a livello lombare. Tuttavia, poco dopo il trattamento, la paziente ha iniziato ad accusare dolori molto intensi. Rientrata a casa, le condizioni dell’anziana sono peggiorate rapidamente, tanto da rendere necessario il ricovero d’urgenza all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.

I medici, valutata la gravità del quadro clinico, hanno optato per il ricovero in terapia intensiva, dove la paziente è rimasta sotto sedazione per un lungo periodo.

Il quadro clinico peggiora: encefalite e danni agli organi

Dopo circa due mesi di degenza, la donna è stata dimessa con una diagnosi allarmante: encefalite asettica e compromissione multiorgano, come riportato nei documenti clinici. I familiari, di fronte alla situazione, hanno scelto di affidarla a una struttura per anziani per garantire assistenza continua.

Nel corso delle settimane successive, lo stato di salute della donna è ulteriormente peggiorato. Infine, il 17 aprile scorso, la paziente è spirata in ospedale, a seguito di un ulteriore breve ricovero, a causa di una polmonite che ha aggravato irreversibilmente le sue condizioni.

La Procura apre un'indagine, disposta l’autopsia

A seguito di un esposto presentato dai parenti dieci giorni prima del decesso, la Procura di Treviso ha aperto un fascicolo. Il pubblico ministero Giovanni Valmassoi ha incaricato l’anatomopatologo Alberto Furlanetto di eseguire l’autopsia, affidandogli l’esame sul corpo della vittima, previsto per oggi 30 aprile.

Il medico è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo. Si tratta, come da prassi, di un atto dovuto per garantire i diritti della difesa, consentendogli di nominare un perito di parte che potrà assistere all’esame autoptico.

La famiglia della donna deceduta chiede chiarezza e giustizia, sollevando dubbi sulla correttezza della procedura seguita durante l’iniezione lombare e sui controlli clinici successivi. Sarà l'autopsia a fornire elementi utili per capire se esistano connessioni dirette tra il trattamento effettuato dal medico e il successivo decesso.

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