Dove si svapa di più in Italia: la situazione aggiornata e il ruolo del Veneto
Lo svapo cresce in Italia: 4% degli adulti usa e-cig, boom tra i giovani e in regioni come Veneto e Sardegna.


Negli ultimi anni, lo svapo è diventato un fenomeno sempre più diffuso in Italia, tanto da attirare l’attenzione di istituzioni sanitarie e ricercatori. L’uso delle sigarette elettroniche si sta trasformando da abitudine di nicchia a comportamento sociale riconosciuto, soprattutto tra i giovani. I dati più recenti mostrano una crescita costante del mercato, con differenze significative tra regioni e fasce d’età.
Il quadro nazionale: italiani sempre più aperti allo svapo
Le indagini condotte dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e da osservatori indipendenti sul mercato del vaping evidenziano che, nel biennio 2023-2024, circa il 4% della popolazione adulta tra i 18 e i 69 anni utilizza regolarmente la sigaretta elettronica.
Un dato ancora limitato, ma in costante aumento rispetto al passato, anche grazie a una maggiore disponibilità di prodotti e a una percezione più positiva rispetto ai rischi del fumo tradizionale.
Il mercato del settore in Italia ha raggiunto nel 2025 un valore stimato vicino agli 800 milioni di euro, con un incremento di negozi specializzati e una forte espansione dell’e-commerce. Parallelamente, si registra una crescita del consumo tra gli adolescenti, che in alcune regioni supera addirittura la diffusione delle sigarette tradizionali.
Il fenomeno, dunque, è duplice: da un lato, lo svapo si sta affermando come alternativa per ridurre il danno tra fumatori adulti, dall’altro sta diventando un’abitudine sperimentale tra i più giovani, che richiede strategie di prevenzione mirate.
Le differenze tra regioni: chi svapa di più in Italia
La diffusione dello svapo non è omogenea. Le statistiche mostrano una forte variabilità territoriale, con differenze dovute a fattori culturali, economici e sociali.
Le regioni in cui si svapa di più sono generalmente quelle del Nord-Est e delle Isole, dove l’adozione di nuove abitudini di consumo è più rapida e dove la rete commerciale dei prodotti è più sviluppata.
Le ultime rilevazioni sull’uso di sigarette elettroniche tra gli studenti italiani collocano ai primi posti Sardegna e Veneto, entrambe con una prevalenza attorno al 43-44%. Seguono Emilia-Romagna, Lombardia e Lazio, con valori comunque superiori alla media nazionale.
Al contrario, regioni come Basilicata, Molise e Calabria mostrano percentuali più basse, segno di una diffusione ancora limitata o di una minore accessibilità ai prodotti da svapo.
Il Veneto: una regione che svapa (molto)
Il Veneto si colloca tra le regioni italiane dove lo svapo è più radicato, soprattutto tra i giovani.
Negli ultimi anni, la regione ha registrato un aumento del 14% dell’uso di sigarette elettroniche nella fascia 13-15 anni. Oggi circa quattro studenti su dieci dichiarano di aver svapato almeno una volta nell’ultimo anno, e la tendenza è in crescita anche tra i giovani adulti.
Questo dato si accompagna a un calo delle sigarette tradizionali e a un aumento dei consumatori “ibridi”, ovvero coloro che alternano sigarette, tabacco riscaldato ed e-cig.
Si tratta di un fenomeno complesso: da un lato segnala un possibile spostamento verso forme di consumo meno nocive, dall’altro sottolinea la necessità di programmi educativi più incisivi per evitare che lo svapo diventi un nuovo comportamento a rischio.
Anche tra gli adulti, il Veneto si distingue per una presenza crescente di svapatori regolari, in linea con le regioni del Nord-Est. La maggiore disponibilità di negozi specializzati e la cultura dell’innovazione hanno contribuito a rendere lo svapo una pratica sempre più accettata e visibile nella vita quotidiana.
Giovani, prevenzione e regolamentazione
I numeri del Veneto e delle altre regioni italiane mostrano un quadro chiaro: lo svapo non è più un fenomeno marginale.
Serve però un approccio equilibrato che unisca prevenzione, informazione e regolamentazione, per evitare che i più giovani lo percepiscano come privo di rischi.
Le politiche sanitarie devono continuare a monitorare le tendenze regionali, rafforzando le campagne di educazione alla salute nelle scuole e garantendo controlli più severi sulla vendita ai minorenni.
Parallelamente, è importante sostenere i fumatori adulti che vogliono uscire dal fumo combusto, promuovendo canali trasparenti e prodotti certificati. In questo senso, realtà specializzate come un affidabile svapo shop possono giocare un ruolo positivo nel diffondere conoscenza e responsabilità tra i consumatori.