Sciopero nazionale dei medici di base il 5 novembre: garantite solo le urgenze
Il 5 novembre sciopero nazionale dei medici di base proclamato da Snami: studi chiusi, garantite solo prestazioni urgenti e domiciliari.
                                                    ITALIA – Giornata di sciopero nazionale per i medici di medicina generale mercoledì 5 novembre 2025. A comunicarlo è l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (ASUFC), dopo la proclamazione dello stop da parte del Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani (SNAMI).
L’agitazione, di carattere nazionale, interesserà i medici di assistenza primaria e quelli della continuità assistenziale (ex guardia medica), con la garanzia delle sole prestazioni indispensabili.
Studi chiusi dalle 8 alle 20 per i medici di famiglia
Nel dettaglio, per i medici del ruolo unico di assistenza primaria con attività a ciclo di scelta, l’adesione allo sciopero comporterà la chiusura degli studi medici professionali dalle ore 8.00 alle 20.00.
Durante l’astensione dal lavoro, i sanitari che aderiranno allo sciopero dovranno comunque garantire:
Visite domiciliari in base alle condizioni cliniche e alla possibilità di spostamento del paziente;
Assistenza domiciliare integrata;
Assistenza domiciliare programmata ai malati terminali.
Stop serale per la continuità assistenziale
Per quanto riguarda invece i medici del ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria, cioè quelli impegnati nel servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica), l’astensione sarà in vigore dalle 20.00 alle 24.00.
L’ASUFC ha precisato che in ogni caso saranno garantite le prestazioni indifferibili per assicurare la continuità assistenziale sul territorio.
Servizi essenziali garantiti
Lo sciopero, che rientra nelle mobilitazioni nazionali indette dal sindacato Snami per la tutela della categoria e per la difesa della sanità pubblica, non interromperà i servizi essenziali: le emergenze sanitarie e le urgenze domiciliari saranno comunque assicurate.
L’Azienda sanitaria invita gli assistiti a verificare con il proprio medico di riferimento eventuali modifiche agli orari di ricevimento o alle modalità di contatto, ricordando che le strutture ospedaliere e i pronto soccorso resteranno regolarmente operativi.