Lutto nel mondo della sanità, Lorenzo muore improvvisamente a 53 anni: chi era
Monselice, l’Ulss 6 piange Lorenzo Andreose, coordinatore infermieristico morto improvvisamente a 53 anni.
MONSELICE (PD) – Una notizia arrivata in silenzio, capace però di ferire un’intera comunità professionale. L’Ulss 6 Euganea ha annunciato la morte improvvisa di Lorenzo Andreose, 53 anni, coordinatore infermieristico del PUAD di Monselice, stroncato da un infarto che lo ha portato via senza preavviso. Un fulmine a ciel sereno che ha lasciato sgomenti colleghi, operatori sanitari e chi negli anni ha condiviso con lui percorsi di cura, progettualità e quotidianità nei servizi di salute mentale e accoglienza.
Un punto di riferimento silenzioso nei servizi territoriali
Dietro la definizione formale di coordinatore infermieristico si celava una figura diventata, nel tempo, un punto di riferimento saldo e discreto. Era una di quelle persone che tengono insieme processi, relazioni, responsabilità e fragilità, spesso lontano dai riflettori ma con un ruolo centrale nell’organizzazione dei servizi. Negli ultimi anni Andreose ricopriva il ruolo di coordinatore del Punto Unico di Accoglienza Distrettuale, la porta d’ingresso ai percorsi sanitari e socio-sanitari del territorio, un presidio che intercetta bisogni complessi e richiede competenza, equilibrio e sensibilità.
Una carriera dedicata alla salute mentale
La sua storia professionale si intreccia profondamente con i servizi di salute mentale dell’Ulss 6 Euganea. Nei documenti e nei progetti aziendali ricorre spesso il suo nome, legato alla presa in carico dei pazienti psichiatrici, alla collaborazione tra Centri di salute mentale, ospedali e servizi territoriali, e ai programmi di supporto psicologico attivati durante l’emergenza Covid per pazienti e operatori. Anche all’interno delle équipe multiprofessionali impegnate nella gestione dei casi più delicati, Lorenzo Andreose era una presenza costante, garanzia di continuità, coordinamento e visione d’insieme.
Il cordoglio dei colleghi: “Una perdita che lascia un vuoto enorme”
La morte improvvisa ha suscitato sgomento e incredulità. In queste ore colleghi e operatori ricordano la sua disponibilità, la capacità di fare da cerniera tra servizi e reparti, e il modo in cui riusciva a unire la dimensione organizzativa a quella umana, elemento indispensabile in un settore complesso come la salute mentale. Nel messaggio diffuso dall’Ulss 6 Euganea si sottolinea che Andreose era stimato, considerato un punto di riferimento e che la sua scomparsa ha colpito profondamente l’intera comunità professionale. Non sono parole di circostanza: chi lavora in sanità conosce il valore di un coordinatore capace di tenere insieme persone, pratiche e relazioni in contesti ad alto impatto emotivo.
Una scomparsa che colpisce la Bassa Padovana
Il ricordo diffuso in queste ore definisce Lorenzo Andreose “il 53enne della Bassa”, a testimonianza del suo radicamento nel territorio di Monselice, Este e degli Ospedali Riuniti Padova Sud. Il suo nome circolava non solo nei corridoi ospedalieri, ma anche tra associazioni, servizi territoriali e gruppi di lavoro impegnati a rafforzare il legame tra ospedale e territorio. La sua morte, avvenuta proprio nei giorni di Natale, crea un vuoto doppio: nella vita personale di chi gli era vicino e nella quotidianità del servizio, dove l’assenza di un coordinatore esperto pesa immediatamente su organizzazione, flussi e relazioni professionali.