Sciopero igiene ambientale in Veneto: adesione oltre l’80%, fermo il servizio rifiuti in molte province

Oltre l’80% dei lavoratori dell’igiene ambientale veneta ha aderito allo sciopero del 17 ottobre per il rinnovo del contratto e maggiori tutele.

17 ottobre 2025 16:29
Sciopero igiene ambientale in Veneto: adesione oltre l’80%, fermo il servizio rifiuti in molte province -
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VENETO Oltre l’80% dei lavoratori dell’igiene ambientale del Veneto ha aderito allo sciopero regionale indetto per venerdì 17 ottobre dai sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel. La mobilitazione ha interessato tutte le province e circa 8.500 addetti del comparto raccolta e trasporto rifiuti, con punte di partecipazione molto elevate.

Adesione record nelle aziende venete

A Belluno e Rovigo l’adesione ha raggiunto il 90%, toccando il 95% alla Ecoambiente. Nel Vicentino la partecipazione ha superato il 95% nelle società Soraris e Agno Chiampo Ambiente, mentre nel Veronese si è registrato oltre il 70% all’Amia.
Nel Padovano, Etra ha raggiunto il 90% di adesioni, Savno in provincia di Treviso l’80%, e il Gruppo Veritas di Venezia circa il 70%.

Le ragioni della protesta

Lo sciopero nasce dal mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da dieci mesi, a causa dello stallo nelle trattative con le controparti datoriali.
Le organizzazioni sindacali chiedono adeguamenti salariali legati all’inflazione, maggiori tutele su salute e sicurezza, e una revisione della classificazione professionale, ritenuta ormai superata rispetto alle mansioni reali.

Le criticità del settore

I lavoratori denunciano carichi di lavoro crescenti, soprattutto per il servizio porta a porta, e una normativa sul diritto di sciopero giudicata troppo restrittiva. Al centro delle rivendicazioni anche la sicurezza sul lavoro, dopo il numero crescente di infortuni, spesso con esiti gravi o mortali. I sindacati chiedono maggiore trasparenza nei cambi d’appalto e una corretta applicazione del contratto nazionale.

Presidio a Treviso

La giornata di protesta ha visto centinaia di lavoratori riunirsi in presidio davanti al Municipio di Treviso, dove una delegazione sindacale ha incontrato il sindaco Mario Conte, anche in qualità di presidente di Anci Veneto, per discutere delle problematiche del settore e delle richieste dei lavoratori.

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