VENEZIA – Sebastian Colnaghi si batte per la protezione degli anfibi in Veneto: una corsia preferenziale per la biodiversità. Ogni anno, migliaia di anfibi, inclusi i Rospo comune (Bufo bufo), sono esposti a gravi pericoli dovuti alla presenza di infrastrutture artificiali nel territorio veneto. Questi ostacoli, come canali di irrigazione e grate, rappresentano una minaccia per la biodiversità locale e mettono a rischio gli equilibri ecologici.
La presenza del Rospo comune in Veneto
Il Rospo comune è una specie diffusa in Italia, presente dalle pianure alle zone montuose, ad eccezione di alcune isole minori. Nel Veneto, si trova soprattutto nelle aree boschive delle Prealpi e delle Dolomiti, lungo i corsi d’acqua del Piave e dell’Adige, e nelle zone umide della Pianura Padana, in particolare intorno al Delta del Po. Questi luoghi sono fondamentali per la riproduzione del rospo e lo sviluppo delle larve, indicando la salute degli ecosistemi locali.
L’intervento di Sebastian Colnaghi
Sebastian Colnaghi, ambientalista e difensore della biodiversità, ha recentemente partecipato a un salvataggio di rospi intrappolati in una presa d’acqua per l’irrigazione nella riserva naturale di Pantalica in Sicilia. Questo episodio evidenzia una problematica che riguarda anche il Veneto: le infrastrutture artificiali possono diventare trappole mortali per la fauna selvatica.
Colnaghi ha sottolineato: “Situazioni simili si verificano spesso lungo i fiumi. Canali e prese d’acqua intrappolano anfibi e altri animali selvatici. Le nostre aree naturali necessitano di maggiore attenzione e interventi concreti da parte delle autorità per preservare questa specie essenziale.” Durante il salvataggio, Colnaghi ha usato guanti in lattice per maneggiare i rospi senza danneggiare il delicato strato di muco che protegge la loro pelle, sottolineando l’importanza di intervenire con rispetto per la natura.
L’importanza della protezione della biodiversità
Proteggere gli anfibi e altre specie selvatiche è un impegno collettivo che coinvolge tutti, dalle istituzioni ai cittadini. Colnaghi ha lanciato un appello alla sensibilizzazione collettiva: “Segnalare situazioni di emergenza, sostenere iniziative locali e adottare pratiche rispettose dell’ambiente sono azioni fondamentali per garantire un futuro più sicuro alla fauna.”
“La biodiversità italiana è un tesoro inestimabile che va preservato”, ha concluso l’ambientalista. “Vedere questi piccoli animali intrappolati mi ha fatto riflettere su quanto possiamo fare per aiutarli, specialmente in un periodo così critico per la biodiversità. Ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza nel proteggere la straordinaria ricchezza del nostro territorio.”
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