Padova, all’Auditorium Pollini il Conservatorio celebra la musica tra classico, jazz ed elettronica
All’Auditorium Pollini il Conservatorio di Padova presenta un concerto che unisce Mozart, jazz ed elettronica in un’esperienza unica.


PADOVA – Un concerto per la città che rappresenta le molte anime del Conservatorio di Padova, un viaggio musicale che attraversa tre mondi sonori – classico, jazz ed elettronico – per raccontare come la formazione artistica oggi possa unire tradizione, sperimentazione e tecnologia.
L’appuntamento è per venerdì 24 ottobre alle ore 20.45 all’Auditorium Pollini, dove prenderà forma una “partitura unica”, capace di fondere epoche, linguaggi e sensibilità in un’unica esperienza immersiva.
Un percorso che unisce generi e generazioni
L’iniziativa rientra nella due giorni dedicata al mondo AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale), che vede il Conservatorio protagonista con un evento aperto alla cittadinanza, pensato per mostrare i molteplici volti degli studi musicali contemporanei.
Dalla sinfonia classica alla composizione jazz, fino alla musica elettronica spazializzata, la serata offrirà un affresco vivo e dinamico del lavoro didattico e creativo che si svolge tra le aule e i laboratori dell’istituto.
“Musica significa molte cose” – sottolineano i promotori – “ma alla base di ogni percorso resta la preparazione: la competenza che trasforma la passione in professione e la conoscenza in linguaggio artistico condiviso”.
Dalla sinfonia di Mozart alla vitalità del jazz
Il concerto si aprirà con la Sinfonia n. 12 in Sol maggiore K 110 di Wolfgang Amadeus Mozart, eseguita dall’Orchestra del Conservatorio diretta dal maestro Tito Ceccherini.
Un brano giovanile ma già ricco di maturità compositiva, scritto dopo il primo viaggio in Italia – che toccò anche Padova – e simbolo della freschezza creativa del giovane Mozart.
Dopo la parentesi classica, il palco accoglierà la formazione Dato-Zuanon 8tet, ensemble jazz fondato da Giuseppe Dato (pianoforte) e Mattia Pellegrino (contrabbasso).
Accanto a loro, una sezione fiati composta da Tommaso Bullo, Lorenzo De Luca, Giulio Dalla Mora, Paolo Mancini e David Boato, con Giovanni Facecchia alla batteria e ospiti speciali come Irene Lovato (voce), Sergio Marchesini (fisarmonica) e Irene Trinca Colonel (flauto traverso).
La scaletta prevede brani originali e arrangiamenti di Dato, tra cui Havana di Fred Hersch, Death Theme di Ennio Morricone, Luiza di Antonio Jobim e 14 minutes, firmato dallo stesso Dato.
Un repertorio di jazz contemporaneo dalle sfumature latin e cinematografiche, che unisce la tecnica accademica alla libertà improvvisativa, restituendo una musica viva, fluida, in costante evoluzione.
Il futuro della musica tra elettronica e luce
A concludere la serata sarà “Radiation” di Alberto Novello, performance immersiva curata da Caterina Paolini e Maria Sensolo, specialiste in elettronica laser e spazializzazione sonora.
Grazie all’impianto multicanale dell’Auditorium, gli “oggetti sonori” si muoveranno attorno al pubblico, mentre un proiettore laser trasformerà i suoni in immagini luminose, dando vita a un’esperienza multisensoriale e futuristica.
Un viaggio nel suono e nella luce che chiuderà simbolicamente il concerto, tracciando il confine – sempre più sottile – tra arte e tecnologia.
Un Conservatorio che guarda al domani
Il Concerto del Conservatorio di Padova vuole essere non solo un omaggio alla città, ma anche una riflessione sulla formazione musicale contemporanea, che oggi integra la ricerca artistica, la sperimentazione tecnologica e la consapevolezza professionale.
Una serata che celebra la convivenza armoniosa dei linguaggi musicali, dimostrando come il futuro della musica nasca proprio dalla coesistenza tra passato, presente e innovazione.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, per un appuntamento che promette di trasformare l’Auditorium Pollini in un luogo di pura emozione e scoperta sonora.