A Legnaro nasce “Casa di Giò”, la prima comunità educativa diurna per minori dell’Ats Ven_24

A Legnaro apre Casa di Giò, la prima comunità educativa diurna per minori dell’Ats Ven_24, progetto di Germoglio per un welfare condiviso.

13 novembre 2025 10:37
A Legnaro nasce “Casa di Giò”, la prima comunità educativa diurna per minori dell’Ats Ven_24 -
Condividi

LEGNARO (PD) – Un nuovo spazio di crescita, accoglienza e speranza nasce nel cuore della Saccisica. Sabato 15 novembre alle ore 10.30, in via 2 Giugno 94, sarà inaugurata Casa di Giò, la prima Comunità Educativa Diurna per minori e adolescenti del territorio dell’Ats Ven_24 “Pratiarcati – Saccisica”, promossa dalla cooperativa sociale Germoglio in collaborazione con la Fondazione F. Focherini e le amministrazioni comunali dell’ambito.

La struttura trova casa negli spazi storici della Casa del Buon Samaritano, concessi in comodato gratuito dalla Fondazione, e rappresenta un progetto pionieristico per l’intera area: un luogo pensato non solo per accogliere, ma per costruire insieme una rete educativa e sociale radicata nel territorio.

Un progetto vivo e condiviso

Casa di Giò è molto più di un servizio: è un laboratorio di relazioni e partecipazione, un “cantiere aperto” che cresce nel tempo insieme alla comunità. Accreditata per dieci posti, la comunità accoglierà nel corso dell’anno un numero più ampio di bambini e adolescenti, offrendo supporto educativo, relazionale e sociale in un contesto sereno e inclusivo.

«Non inauguriamo una struttura finita – spiega Federica Calzavara, coordinatrice dell’area – ma un progetto in divenire. Casa di Giò è un luogo di costruzione quotidiana, dove istituzioni, scuole, terzo settore e famiglie collaborano per creare nuove opportunità di crescita».

Un welfare che nasce dalle persone

Per la presidente di Germoglio Marta Martin, Casa di Giò è il simbolo di una nuova idea di welfare: «È un segno concreto di welfare generativo, capace di nascere e crescere insieme alle persone e ai territori. È un luogo vivo, dove educazione, prevenzione, accoglienza e partecipazione si incontrano per rispondere ai bisogni reali dei giovani».

L’iniziativa si inserisce nel percorso pluriennale di Germoglio, cooperativa impegnata nel campo educativo, sociale e formativo, da sempre attenta alle fragilità e alla costruzione di reti solidali.

Una comunità che si costruisce insieme

Accanto all’apertura ufficiale, Germoglio lancia una raccolta fondi per la realizzazione del giardino sensoriale esterno, primo tassello del più ampio intervento di rinnovo degli spazi interni. L’obiettivo è creare un ambiente accogliente e funzionale, aperto a donazioni, partnership e collaborazioni con enti, scuole, aziende e cittadini che credono nel valore della comunità educante.

Un nome che unisce memoria e futuro

Il nome Casa di Giò racchiude un significato profondo. È una dedica a Giovanni Zambon, presidente di Germoglio dal 2015 al 2020, che con la sua visione e la sua umanità ha contribuito alla crescita della cooperativa. Ma “Giò” è anche “giovani”: un richiamo diretto ai ragazzi e alle ragazze che animeranno la casa, protagonisti di un progetto costruito per loro e con loro.

Segui Veneto Today