Prosa e musica per celebrare Giacomo Casanova: un ritratto in controluce tra parole e note
Un viaggio in musica e parole per celebrare i 300 anni di Giacomo Casanova con Cappelletto, Degani e Scolastra tra Corelli, Tartini, Elgar e de Falla.
TRIESTE — Prosegue la serie di prosa in musica avviata nelle passate stagioni con un nuovo appuntamento dedicato al trecentesimo anniversario della nascita di Giacomo Casanova, genio veneziano e figura simbolo dell’Europa del Settecento.
Il progetto, raffinato e coinvolgente, intreccia narrazione, teatro e musica dal vivo, restituendo un ritratto complesso e umano dell’uomo che seppe incarnare il fascino della libertà, dell’intelligenza e della curiosità intellettuale.
Un viaggio musicale tra barocco e romanticismo
Il testo e la narrazione sono affidati al giornalista e musicologo Sandro Cappelletto, accompagnato da Lucio Degani, violino principale de I Solisti Veneti, e da Marco Scolastra al pianoforte.
Le scelte sonore spaziano dal barocco di Corelli al virtuosismo lirico di Tartini, fino alle pennellate romantiche e iberiche di Elgar e de Falla, delineando un percorso che attraversa secoli di sensibilità musicale.
Ogni brano diventa un tassello di un racconto in controluce di Casanova, costruito con equilibrio tra voce e strumenti, dove il testo si intreccia alla musica in una continua tensione emotiva e narrativa.
L’idea e la visione di Sandro Cappelletto
«Per Casanova, l’amore, la conquista, la passione sono sempre qualcosa di felice – spiega Cappelletto –.
Mai violenza, mai prevaricazione, mai costrizione: solo condivisione della gioia e della fisicità legate all’amore.
E questo è un messaggio quanto mai attuale, in un tempo in cui la sopraffazione resta, purtroppo, ancora presente nelle relazioni».
Per il musicologo, dedicare uno spettacolo alla vita di Casanova significa anche ripercorrere un secolo di speranze e riforme, di ideali illuministici e fiducia nel progresso umano:
«Casanova è stato un grande intellettuale, scrittore, viaggiatore e violinista professionista.
Attraverso la sua vita raccontiamo l’utopia di un’epoca in cui si credeva possibile elevare la condizione dell’uomo, riconoscere le diversità e risolverle pacificamente».
Un omaggio al pensiero e alla libertà
Lo spettacolo, tra musica, parola e riflessione, diventa così un tributo alla vitalità e alla complessità di Giacomo Casanova, figura emblematica di un Settecento che seppe unire intelletto e sentimento, ragione e desiderio, utopia e realtà.
Un racconto capace di far dialogare passato e presente, e di ricordare – attraverso la sua brillante penna – quanto il sogno di una società più libera e consapevole resti ancora attuale.