Il Centro di Medicina Iperbarica di Padova, situato in via Cornaro, ha registrato un aumento preoccupante dei trattamenti per intossicazione da monossido di carbonio durante la stagione invernale 2024-2025. Il numero di trattamenti è salito a 34, di cui il 20% con intossicazione severa, segnando un triste record rispetto ai 16 casi dell’anno precedente. Questi dati sono allarmanti, specialmente considerando la gravità di molte delle intossicazioni, che in alcuni casi hanno richiesto cure immediate per evitare danni permanenti.
Cause principali
Gli esperti del Centro Iperbarico individuano come principale causa di queste intossicazioni la combinazione di temperature rigide e la presenza di una fascia di popolazione socialmente ed economicamente vulnerabile, che spesso ricorre a bracieri domestici per riscaldarsi. Inoltre, molti impianti di riscaldamento domestico sono obsoleti o non manutenuti correttamente, contribuendo al malfunzionamento e alla dispersione di monossido di carbonio.
La manutenzione degli impianti termici: un’urgenza
Un dato allarmante riguarda la presenza di 46.000 caldaie di vecchia generazione nella provincia di Padova, corrispondenti a circa il 10% del totale degli impianti attivi. La manutenzione di queste caldaie è fondamentale per la sicurezza degli abitanti, poiché una caldaia malfunzionante rappresenta una delle principali cause di intossicazioni. Daniele Donà, presidente degli installatori di CNA Padova, sottolinea l’importanza di verificare lo stato delle canne fumarie, di mantenere le aperture di aerazione e di controllare le perdite di gas per prevenire rischi legati alla dispersione di monossido di carbonio.
Rilevatori di monossido di carbonio: un’opzione vitale
Gli esperti consigliano di installare rilevatori di monossido di carbonio nelle abitazioni, strumenti che possono prevenire situazioni critiche avvisando in tempo reale della presenza di gas pericolosi. La prevenzione svolge un ruolo cruciale, e il riconoscimento tempestivo dei sintomi di intossicazione, come mal di testa, nausea, vertigini e debolezza, può fare la differenza.
I numeri e le cause delle intossicazioni
Nel periodo tra novembre 2023 e marzo 2024, il Centro Iperbarico ha trattato un totale di 34 casi di intossicazione, rispetto ai 16 casi dello stesso periodo nell’anno precedente. Le cause più comuni di intossicazione includono:
- Malfunzionamento di impianti di riscaldamento domestico: 6 casi
- Bracieri domestici: 1 caso
- Malfunzionamento di generatori di calore in ambienti chiusi: 2 casi
- Tentativi autolesivi: 1 caso
Come prevenire i rischi
Per evitare i rischi legati al monossido di carbonio, oltre alla manutenzione regolare degli impianti di riscaldamento e alla gestione attenta dei dispositivi di riscaldamento, è essenziale fornire informazioni. La sensibilizzazione della popolazione sui rischi di intossicazione da monossido di carbonio e sull’importanza della manutenzione degli impianti è una priorità per la salute pubblica.
Sintomi di intossicazione da monossido di carbonio da non sottovalutare
Gli esperti del Centro Iperbarico di Padova avvertono che i sintomi di intossicazione da monossido di carbonio spesso vengono confusi con altre condizioni stagionali, come il mal di testa o la nausea. È fondamentale chiedere tempestivamente aiuto al Servizio Suem 118 in caso di dubbi. Non bisogna trascurare la gravità della situazione, poiché il monossido di carbonio può essere fatale se non trattato prontamente.
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