Vi.V.O. Cantine, numeri solidi e mercati esteri in crescita: il bilancio 2025 conferma la strategia

Vi.V.O. Cantine presenta il bilancio 2025: solidità economica, export oltre il 40% e focus su qualità e sostenibilità.

19 dicembre 2025 11:16
Vi.V.O. Cantine, numeri solidi e mercati esteri in crescita: il bilancio 2025 conferma la strategia -
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Solidità economica, visione industriale e forte orientamento ai mercati esteri: sono questi i tratti distintivi che emergono dal bilancio 2025 di Vi.V.O. Cantine, illustrato nel corso dell’Assemblea generale dei Soci. Un esercizio che conferma la capacità del Gruppo di mantenere redditività e stabilità anche in un contesto geopolitico ed economico complesso, che continua a mettere sotto pressione l’intero comparto vitivinicolo.

I dati presentati fotografano una realtà strutturata, capace di coniugare dimensione agricola, territoriale ed economico-finanziaria, valorizzando il ruolo dei soci e il modello di filiera che caratterizza il Gruppo.

I numeri del bilancio 2025

Nel dettaglio, l’esercizio chiuso ad agosto 2025 evidenzia risultati significativi per il comparto vino. Il fatturato aggregato raggiunge 186,7 milioni di euro, mentre il fatturato consolidato si attesta a 157,2 milioni di euro, registrando una lieve flessione ma mantenendo un equilibrio complessivo.

Sul fronte della redditività, l’utile netto si posiziona a 2,8 milioni di euro, a conferma di una gestione attenta e prudente. Il valore del conferimento supera i 74,6 milioni di euro, mentre il patrimonio netto oltrepassa i 33,4 milioni di euro, rafforzando la solidità patrimoniale del Gruppo.

Numeri che testimoniano un modello capace di sostenere contemporaneamente la crescita industriale e la valorizzazione del lavoro dei viticoltori soci.

Nel suo intervento, il Presidente e Amministratore Delegato Franco Passador ha voluto ringraziare in modo esplicito soci e collaboratori, sottolineando il valore del senso di responsabilità dimostrato in un periodo segnato da forti incertezze.

Passador ha evidenziato come le difficoltà geopolitiche ed economiche stiano incidendo anche sul settore vitivinicolo, rendendo ancora più centrale la coesione interna e l’impegno condiviso. Un ringraziamento che si estende ai circa 160 collaboratori dipendenti, considerati una risorsa strategica per garantire continuità operativa, qualità del prodotto e sviluppo sui mercati.

Export come pilastro strategico del Gruppo

La vocazione internazionale resta uno dei punti di forza di Vi.V.O. Cantine. Oltre il 40% delle vendite proviene dall’export, con una presenza consolidata in 25 Paesi. Particolarmente rilevanti sono i mercati di Regno Unito e Stati Uniti, definiti strategici e presidiati direttamente dal Gruppo da oltre quindici anni.

Questa struttura commerciale consente di costruire relazioni di lungo periodo con importatori e clienti, intercettare le evoluzioni dei consumi e rafforzare il posizionamento dei vini del Gruppo anche in uno scenario globale caratterizzato da instabilità.

Durante l’Assemblea sono state ribadite le principali direttrici di sviluppo su cui si fonda l’azione del Gruppo. Al centro rimangono lo sviluppo delle vendite estere, la ricerca, la consulenza tecnica in campagna e il consolidamento della qualità.

Vi.V.O. Cantine continua a definirsi come una vera e propria azienda agricola diffusa di territorio, costruita sul lavoro quotidiano dei viticoltori soci. In questo quadro si inserisce anche il conseguimento, per il 2025, della certificazione SQNPI delle uve, considerata uno strumento fondamentale per sostenere la competitività e il lancio dei prodotti sui mercati internazionali.

Sostenibilità e denominazioni: una visione anticipatrice

Sul fronte del posizionamento, il Gruppo conferma una strategia coerente e di lungo periodo. Vi.V.O. Cantine è stata tra le prime realtà in Veneto a puntare con decisione sulle denominazioni DOC, affiancando a questa scelta un impegno concreto nella produzione integrata e sostenibile.

Un percorso anticipatore che mette al centro la tutela del territorio, la qualità delle uve e la valorizzazione delle denominazioni, elementi sempre più richiesti dai mercati e determinanti per la crescita futura del comparto vitivinicolo.

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