Il rosa si veste d’oro. Sarà un ingresso trionfale al Vinitaly di questa edizione 2024 quello del Violette Rosé Spumante Extra-Dry firmato cantina Conte Collalto.
Il celebre rosé, dedicato dalla principessa Isabella Collalto de Croÿ alla figlia Violette, da tempo inanella riconoscimenti prestigiosi, confermandosi tra i top player della scuderia dei vini Collalto.
Violette vanta un terroir d’eccellenza: nasce sulle colline baciate dal sole che circondano il castello di San Salvatore. Lo spumante, ottenuto dopo anni di attenta ricerca in vigna, è proposto in una versatile versione extra dry. Presenta un carattere nobile: gusto asciutto, profumo persistente. Le gradevoli note di freschezza e il suo finale morbido lo rendono decisamente smart: ideale dai picnic agli aperitivi con gli amici, fino alle cene più strutturate. Estremamente godibile, abbraccia una vasta rosa di abbinamenti gastronomici che spaziano dagli antipasti della tradizione ai piatti di carne più raffinati e delicati; così come è ottimo con il pesce e semplicemente perfetto con il salmone.
Violette è prodotto da uve Manzoni Moscato, incrocio di Raboso Piave e Moscato d’Amburgo. Manzoni Moscato 13.0.25 è infatti uno dei più rari vitigni creati dall’omonimo e celebre ricercatore trevigiano, ottenuto incrociando tra loro due uve a bacca rossa (Raboso Piave e Moscato d’Amburgo) e ritenuto oggi tra i più interessanti vitigni per la produzione di spumanti aromatici.
Eccolo quindi al Vinitaly vestito d’oro: l’extra dry sale sul podio da vincitore assoluto sfoggiando la medaglia d’oro guadagnata al Concours Mondial de Bruxelles. Ricordiamo inoltre che, durante la scorsa edizione del Vinitaly, Violette ha ottenuto 91 punti al concorso della Fiera, entrando a far parte dei 5 Star Wines. Sempre durante la scorsa edizione è stato premiato anche come Sparking Star al Concorso di Vinibuoni d’Italia.
La filosofia del brand Conte Collalto vanta una sostenibilità ante litteram. La cantina, datata ufficialmente 958 d.C., si colloca nella hit parade delle cantine storiche italiane: si tratta infatti di una delle realtà vitivinicole italiane più antiche. L’azienda agricola Conte Collalto, che vanta 164 ettari vitati, tra i quali una delle 43 “Rive”, è infatti situata da Wired all’ottavo posto nella classifica mondiale delle 50 aziende più antiche del mondo, ancora in attività.
Isabella Collalto de Croÿ dal 2007 guida l’azienda agricola, icona del territorio e Brand Ambassador di stile in tutto il mondo. La cantina Collalto, certificata dal 2020, è tra le prime infatti a posizionarsi all’avanguardia tecnologica nei progetti di sostenibilità. Garante dell’integrità e della bellezza del territorio, è tra le prime aziende ad attuare la zonazione, individuando le micro-aree migliori per ogni vitigno.
L’azienda inoltre poggia sul riscaldamento a cippato basato sui residui di potatura, e vanta la riattivazione di un antico maglio idraulico per la produzione di energia idroelettrica e tre colonnine meteo per intervenire con metodi di difesa integrata secondo il protocollo SQNPI. Entro l’estate verranno conclusi i lavori per il posizionamento di un ingente numero di pannelli fotovoltaici per rendere la cantina completamente ecosostenibile dal punto di vista energetico.
Conte Collalto quindi, non solo poggia la sua forza sulla zonazione, sui differenti terroir che garantiscono la specificità del prodotto, ma i vini prodotti sono tutti realizzati con uve coltivate e provenienti dai vigneti di proprietà. Esclusivo sinonimo non solo di garanzia di un prodotto realmente a kilometro zero ma di una filosofia di vinificazione inscritta nella storia millenaria di un nobile casato che ha fatto dell’eccellenza l’unico motore aziendale. Un altro filo rosa allaccia la sostenibilità della produzione: a capo dell’azienda agricola Conte Collalto una imprenditrice donna, la principessa Isabella Collalto de Croÿ, dirige uno staff che vanta una importante presenza lavorativa femminile a coprire trasversalmente differenti ruoli aziendali, da quelli agricoli a quelli amministrativi.
Troviamo inoltre il colore rosa impaginato in altre proposte firmate Conte Collalto. Come ad esempio “Sogno RossoRosa”: l’etichetta testimonia come la ricerca e l’evoluzione in campo viticolo ed enologico siano fondamentali per l’azienda. Il Manzoni Rosso, vinificato in rosa, trova qui un’espressione più giovane e contemporanea: si preservano i vitigni autoctoni e al tempo stesso si esaudisce l’attuale richiesta di mercato, proponendo una versione innovativa e di tendenza. Nel calice “Sogno RossoRosa” ci seduce con un colore rosa salmone. Il ventaglio di profumi sprigionati richiamano la frutta rossa appena raccolta e le delicate sfumature floreali, con una nota spiccata di lampone e ciliegia. Al palato risulta fresco e piacevole ma al tempo stesso austero, grazie all’identità di vino rosso che viene assolutamente preservata.
Trovate Conte Collalto al Vinitaly al Padiglione 4 stand C 1
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