Controllo su strada, scoperto carico di metallo rubato: valore di circa 6mila euro
Fermato furgone con bobine di rame rubate. Due uomini accusati di ricettazione


VICENZA – Blitz della Squadra Volanti lungo la Strada Padana verso Padova, dove un controllo mirato ha portato al fermo di un autocarro colmo di materiale sospetto.
Il veicolo, uscito da un cortile privato e diretto su viale Camisano, ha attirato l’attenzione degli agenti per il cassone visibilmente appesantito.
Durante la verifica, gli operatori hanno trovato quattro bobine di rame e un bidone verde da 200 litri ricolmo di metallo lavorato: cavi elettrici arrotolati, 179 tubi di rame tranciati utilizzati in ambito frigorifero e 10 rotoli di ritagli piatti. Un quantitativo che ha subito insospettito i poliziotti.
L'identificazione delle due persone a bordo
A bordo c’erano due uomini di 35 e 38 anni, entrambi italiani, incapaci di fornire una spiegazione convincente sulla provenienza del carico.
Dalle verifiche effettuate, a carici dei due soggetti sono risultati numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, soprattutto legati a furti di metalli.
Collegamento con un precedente furto
Gli agenti erano già informati di un rilevante episodio avvenuto il 12 ottobre presso un complesso industriale di viale dell’Industria a Vicenza, dove erano sparite grosse quantità di rame. Il titolare dell’azienda, contattato subito dopo, si è recato in Questura e ha riconosciuto senza esitazioni il materiale recuperato, stimandone il valore tra i 5.000 e i 6.000 euro. Alcune bobine piatte erano addirittura prodotte su misura, acquistate da un fornitore specializzato. A seguito della ricostruzione degli agenti, con il supporto della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, è scattata una perquisizione presso l’abitazione dei due fermati.
L'esito della perquisizione domiciliare
All’interno dell’immobile sono state scoperte anche bobine in legno, del tipo utilizzato per avvolgere cavi di rame. Tutto il materiale è stato recuperato e affidato ai legittimi titolari.
I due soggetti sono stati accusati di ricettazione e la merce è tornata in possesso dei proprietari.