Alla Querini Stampalia la mostra e la monografia più completa su John Baldessari: “No Stone Unturned”
Alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia la mostra “No Stone Unturned” e la monografia Allemandi su John Baldessari, curata da Cristiana Collu.
                                                    VENEZIA – Un omaggio straordinario al genio dell’arte concettuale. Alla Fondazione Querini Stampalia è aperta fino al 23 novembre 2025 la mostra “No Stone Unturned. Conceptual Photography”, dedicata a John Baldessari, artista che ha ridefinito il linguaggio visivo contemporaneo attraverso ironia, rigore e sperimentazione.
L’esposizione è accompagnata dall’uscita dell’omonima monografia edita da Allemandi, curata da Cristiana Collu, considerata la più completa mai pubblicata in Italia sul grande maestro californiano.
Un volume che riscrive la storia dell’arte concettuale
La monografia No Stone Unturned. Conceptual Photography si presenta come un viaggio critico e visivo nell’universo di Baldessari, offrendo una ricostruzione accurata della sua produzione e del suo pensiero.
Attraverso immagini, testi, materiali d’archivio e contributi inediti, il volume mette in luce l’eredità di un artista che ha saputo smontare le convenzioni tra immagine e linguaggio, tra arte e quotidiano.
Al centro del racconto il momento decisivo della sua carriera, alla fine degli anni Sessanta, quando la fotografia divenne il fulcro della sua pratica concettuale, trasformandosi in uno strumento per interrogare autorialità, interpretazione e senso.
Tra le opere iconiche presenti nel volume figurano Commissioned Paintings (1969), Cremation Project (1970), Police Drawing (1971) e I Will Not Make Any More Boring Art (1971), insieme a intere serie come la Kissing Series, la Embed Series, la Binary Code Series e la Blasted Allegories, che testimoniano l’evoluzione della sua ricerca tra paradosso visivo e riflessione filosofica.
Un dialogo tra testi critici e immagini
Il volume, pubblicato in inglese e italiano, raccoglie saggi di Saretto Cincinelli, Hal Foster, Elio Grazioli, Giovanni Menna e Gerardo Mosquera, con un’introduzione di Cristiana Collu.
Si tratta di una lettura multidisciplinare, capace di restituire il contesto internazionale dell’opera di Baldessari e di analizzare il ruolo della fotografia, del montaggio e del testo nel suo percorso.
L’edizione è impreziosita da fotografie rare e materiali d’archivio inediti, accompagnati da un progetto grafico curato da Designwork per la Fondazione Querini Stampalia, che conferisce al volume un carattere al tempo stesso scientifico e visivamente magnetico.
La mostra alla Querini Stampalia: un viaggio nell’universo di Baldessari
La mostra No Stone Unturned. Conceptual Photography rappresenta un evento di rilievo nel panorama culturale italiano ed europeo.
Con oltre settanta opere, molte delle quali mai esposte prima in Italia, l’esposizione offre un percorso immersivo attraverso il pensiero di un artista che ha rivoluzionato il modo di intendere il rapporto tra immagine e linguaggio.
La fotografia diventa così strumento di indagine critica e poetica, capace di smontare la narrazione visiva tradizionale e restituire al pubblico la meraviglia del pensiero creativo.
Baldessari e la visione della Querini Stampalia
La mostra è anche un manifesto del nuovo corso della Fondazione Querini Stampalia, impegnata a rinnovare il linguaggio dell’arte contemporanea e a promuovere la conoscenza come motore di cambiamento.
Attraverso l’ironia e l’intelligenza di Baldessari, la Fondazione invita il pubblico a riflettere sul potere trasformativo delle immagini, sull’importanza del dubbio e sull’uso dell’arte come strumento di dialogo e libertà.
Come afferma la curatrice Cristiana Collu, la mostra e il volume rappresentano “un’occasione per tornare a guardare l’arte come atto di pensiero e di meraviglia, un linguaggio capace di risvegliare lo sguardo e rinnovare la percezione del mondo”.
Un’eredità viva nel presente
Con No Stone Unturned, Venezia celebra John Baldessari non solo come artista, ma come filosofo dell’immagine, capace di coniugare ironia e profondità, leggerezza e rigore.
Un progetto che unisce mostra e pubblicazione in un unico racconto coerente, restituendo l’attualità di un pensiero che continua a influenzare generazioni di artisti e a trasformare il modo in cui guardiamo, leggiamo e comprendiamo la realtà.