Venezia, l'opera Megaflora di Alice Channer al Museo di Storia Naturale

Al Museo di Storia Naturale di Venezia debutta all’aperto “Megaflora” di Alice Channer, una scultura che riflette sulla natura e il cambiamento.

09 maggio 2025 19:00
Venezia, l'opera Megaflora di Alice Channer al Museo di Storia Naturale -
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VENEZIA – Un’affascinante metamorfosi della natura prende forma nel Giardino d’Ingresso del Museo di Storia Naturale di Venezia grazie all’opera Megaflora di Alice Channer, una delle più significative artiste contemporanee britanniche. Per la prima volta all’aperto, la scultura si erge come un simbolo di potenza e fragilità, alta tre metri, modellata su uno stelo di rovo ricreato in alluminio fuso in sabbia e allungato digitalmente con tecniche di scansione tridimensionale.

Una scultura che riflette i cambiamenti della natura

Realizzata nel 2021, Megaflora si presenta come una figura ibrida e slanciata, sospesa tra natura e artificio, tra materia organica e industriale. Alice Channer lavora da oltre quindici anni sul confine sottile tra ciò che è reale e ciò che è riprodotto, trasformando flora e fauna attraverso manipolazioni scalare e materiche, e rendendo così visibili le contraddizioni e le tensioni che animano il nostro rapporto con l’ambiente.

La collocazione dell’opera nel cuore verde del Museo veneziano amplifica il suo potere evocativo, inserendola in un contesto che custodisce e racconta la biodiversità del nostro pianeta. Non è un semplice intervento artistico, ma un gesto che invita a riflettere sull’impatto delle attività umane, sulla crisi climatica e sull’ambiguità dei materiali industriali utilizzati per simulare o conservare la natura.

Arte, ambiente e tecnologia in dialogo

La pratica di Channer mette in discussione la separazione tra naturale e artificiale, esplorando il modo in cui l’ambiente viene trasfigurato dalla tecnologia, dai metalli e dal capitale. Le sue opere non sono solo forme scultoree ma interrogativi tangibili, che parlano della vulnerabilità contemporanea e della necessità di ripensare il concetto di protezione.

Con questa installazione il Museo di Storia Naturale di Venezia riafferma la propria vocazione alla divulgazione ambientale, utilizzando anche il linguaggio dell’arte contemporanea per proporre nuove visioni e strumenti di lettura della realtà.

Una pubblicazione che accompagna l’opera

In occasione dell’esposizione di Megaflora, verrà presentata anche una pubblicazione inedita prevista per martedì 24 giugno 2025, che raccoglie testi critici di Luca Mizzan, Harry Woodlock, Jacopo Galimberti e Louisa Buck. Particolare e inedito è il contributo della stessa Buck, ritratta con un tatuaggio ispirato alle linee della scultura, realizzato da Eric the Viking, che rende ancora più personale il legame tra corpo, arte e materia.

Una carriera tra Londra e il mondo

Nata a Oxford nel 1977, Alice Channer vive e lavora alla periferia di Londra. Con una solida formazione accademica – tra Goldsmiths College, Royal College of Art e University of Sussex – ha esposto in prestigiose sedi internazionali come la Tate Britain, la Kunsthalle di Amburgo e il Fridericianum di Kassel. Dopo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 2013, questa è la seconda volta che l’artista collabora con la Fondazione Musei Civici di Venezia, confermandosi tra le voci più innovative dell’arte scultorea contemporanea.

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