Vendemmia 2025, Passador (Vi.V.O. Cantine): “Qualità promettente ma mercati incerti”

Vendemmia 2025 nel Nord-Est: prudenza e ottimismo per Prosecco e Pinot Grigio. Passador (Vi.V.O. Cantine) analizza clima, qualità e sfide di mercato.

23 agosto 2025 14:55
Vendemmia 2025, Passador (Vi.V.O. Cantine): “Qualità promettente ma mercati incerti” -
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NORD-EST – La vendemmia 2025 si presenta come un anno fondamentale per il comparto vitivinicolo italiano, con il Nord-Est al centro di una fase delicata che unisce cambiamenti climatici, mercati in tensione e la costante ricerca della qualità. A fare il punto è stato Franco Passador, Presidente e Amministratore Delegato di Vi.V.O. Cantine, una delle realtà più importanti del settore con un fatturato di circa 180 milioni di euro.

Secondo Passador, l’annata sarà “un banco di prova per la resilienza del comparto, già provato dalle tensioni commerciali internazionali e da una stagione climatica irregolare. La vendemmia è iniziata sotto il segno della prudenza, ma con margini di ottimismo per le varietà più diffuse, in particolare Glera (Prosecco DOC) e Pinot Grigio”.

Il clima 2025: da piogge primaverili a estati secche

La stagione agricola 2025 è stata segnata da forti variabilità climatiche. Una primavera piovosa e fredda ha rallentato germogliamento e allegagione, mentre l’estate ha virato verso il caldo secco, con picchi di temperatura in giugno e luglio e forti escursioni termiche ad agosto.

Grazie ad una gestione agronomica attenta, i vigneti meglio ventilati e con un equilibrato carico produttivo hanno mantenuto buoni standard di sanità e maturazione. Alcuni areali, però, hanno dovuto affrontare episodi localizzati di grandine e problemi legati allo stress idrico.

Prosecco DOC: prospettive 2025

La produzione di Prosecco DOC, cuore pulsante del mercato vitivinicolo del Nord-Est, appare in equilibrio:

  • Vendemmia anticipata: raccolta prevista già dai primi di settembre.
  • Quantità: sostanzialmente stabile rispetto al 2024, con grappoli compatti e sani.
  • Qualità: buoni livelli zuccherini, aromi eleganti favoriti dalle escursioni termiche.
  • Criticità: rischio di diluizione in caso di piogge a fine agosto e difficoltà negli appezzamenti non irrigati.

Le incognite del mercato internazionale

Se dal punto di vista agronomico e qualitativo le prospettive sono incoraggianti, sul fronte commerciale lo scenario è più complesso.

I dazi USA del 15% uniti alla svalutazione del dollaro (circa -15%) rappresentano un ostacolo pesante per l’export, proprio verso il principale mercato extra-UE. La sfida non sarà quindi solo raccogliere bene, ma anche vendere bene, comunicando con efficacia il valore identitario del vino italiano.

La vendemmia 2025 nel Nord-Est si gioca in equilibrio tra tecnica viticola, tempismo di raccolta e strategie di mercato. La qualità dell’uva appare promettente, ma il contesto economico richiede alle aziende vitivinicole di essere pronte a reagire alle sfide globali.

Come sottolinea Passador, la chiave sarà riuscire a coniugare la resilienza del territorio con una narrazione capace di valorizzare la forza identitaria del vino italiano, in un anno in cui prudenza e ottimismo devono andare di pari passo.

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