Cortina, estratti tutti i dispersi, due sono gravi. Le immagini della valanga e chi sono i tre scialpinisti.

Due scialpinisti gravi dopo essere stati travolti da una valanga sotto Forcella Giau. Recuperato anche il terzo disperso.

16 marzo 2025 17:53
Cortina, estratti tutti i dispersi, due sono gravi. Le immagini della valanga e chi sono i tre scialpinisti. -
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FORCELLA GIAU (BELLUNO) - Oggi, un tragico incidente ha coinvolto tre scialpinisti travolti da una valanga sotto Forcella Giau. L'incidente è avvenuto intorno alle 13, quando una quarta persona, che si trovava nei pressi, ha dato l’allarme. La valanga ha colpito un gruppo di tre scialpinisti, travolgendo un 51enne di Conegliano (TV), che è stato subito recuperato dal compagno, il quale lo ha riportato in superficie. Tuttavia, la valanga ha trascinato più a valle gli altri due, un uomo e una donna, i cui soccorsi sono stati resi estremamente difficili dalle condizioni del terreno.

Interventi di soccorso difficili e tempestivi

Nonostante le difficoltà, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è riuscito a raggiungere la zona grazie a un varco nella neve. A bordo, un'équipe medica, un tecnico di elisoccorso e un'unità cinofila si sono subito attivati per i soccorsi. L’eliambulanza di Treviso ha cercato di avvicinarsi, ma i tentativi sono stati vani a causa delle condizioni meteorologiche. In aiuto sono intervenute diverse squadre del Soccorso Alpino di San Vito di Cadore, Cortina, Alleghe-Val Fiorentina, Livinallongo e della Guardia di Finanza, in totale circa 40 soccorritori.

Recupero dei sopravvissuti e operazioni di rianimazione

Il secondo scialpinista, un 38enne di cui non sono ancora note le generalità, è stato individuato grazie all'uso dell'Artva e, dopo una difficile ricerca sotto due metri di neve, è stato riportato in superficie. Le manovre di rianimazione sono state immediatamente eseguite, e il ferito è stato successivamente trasportato in elisoccorso all'ospedale di Mestre.

Recupero della terza vittima

Più complicato è stato il recupero della terza vittima, una 40enne di Conegliano, che si trovava a oltre tre metri di profondità. I segnali dell'Artva indicavano una zona, ma le sonde non riuscivano a raggiungerla. Solo grazie al lavoro del cane da soccorso, che ha iniziato a scavare, i soccorritori hanno potuto localizzare il punto esatto e abbassare il livello della massa nevosa. Estratta in condizioni gravissime, la donna è stata immediatamente trasportata all'ospedale di Treviso.

Il primo scialpinista, meno gravemente ferito, è stato portato a Pieve di Cadore per trattare possibili ipotermia e un trauma alla caviglia.

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