Vajont, 62 anni dopo: rinnovati i gemellaggi tra Longarone e le città amiche

L’Università Popolare di Trieste a Longarone per il 62° anniversario del Vajont insieme alle Comunità italiane della Slavonia.

10 ottobre 2025 15:29
Vajont, 62 anni dopo: rinnovati i gemellaggi tra Longarone e le città amiche -
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LONGARONE (BL) - Sessantadue anni dopo la tragedia del Vajont, le città gemellate con Longarone si sono ritrovate per una commemorazione congiunta e per rinnovare i patti d’amicizia nati dopo il disastro del 9 ottobre 1963. Tra i partecipanti anche l’Università Popolare di Trieste, presente insieme alle Comunità italiane della Slavonia, in rappresentanza del legame costruito nel tempo attraverso iniziative culturali e di solidarietà.

Un incontro nel segno della memoria e dell’amicizia

Alla cerimonia, svoltasi l’8 ottobre, hanno preso parte i rappresentanti di numerose amministrazioni italiane e straniere legate a Longarone, tra cui Bagni di Lucca, Barberino Tavarnelle, Caerano San Marco, San Pietro in Casale, Teramo, La Pobla de Segur, Urussanga, Aulendorf e Kutina. L’incontro è stato l’occasione per ricordare le vittime e per ribadire l’impegno nel mantenere vivi i valori di solidarietà e cooperazione internazionale che nacquero dopo la tragedia.

La presenza dell’Università Popolare di Trieste

L’Università Popolare di Trieste, rappresentata dal presidente Edvino Jerian, dal segretario generale Fabrizio Somma e dal past president di Kutina Antonio Di Gallo con la vicesindaca Sonja Repić, ha partecipato in segno di amicizia e vicinanza alle comunità gemellate. L’Ente triestino, infatti, da oltre quarant’anni promuove iniziative culturali e di formazione con le scuole italiane dell’Istria e di Fiume, consolidando rapporti anche con le Comunità italiane della Slavonia di Lipik, Kutina e Plostine.

Un patrimonio da tramandare

L’incontro a Longarone ha voluto riaffermare l’importanza dei gemellaggi e dei legami tra popoli, nati dalla volontà di trasformare una tragedia in occasione di unione e memoria condivisa. Un messaggio di pace e cooperazione, che continua a unire territori e comunità diverse, nel segno del ricordo e della costruzione di un futuro comune.

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