Condannato all'ergastolo, sarà libero a 48 anni: il paradosso del caso Turetta

Filippo Turetta, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, potrà avere i primi permessi a 32 anni e uscire a 48.

21 ottobre 2025 09:02
Condannato all'ergastolo, sarà libero a 48 anni: il paradosso del caso Turetta -
Condividi

VENEZIA – Condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, Filippo Turetta, oggi 23enne, potrebbe uscire di prigione a 48 anni, nonostante la sentenza di condanna definitiva.
Il sistema penale italiano, infatti, prevede la possibilità di riduzioni di pena e benefici penitenziari legati alla buona condotta e alla partecipazione ai percorsi di rieducazione.

I tempi previsti dalle norme

In base alle attuali disposizioni dell’ordinamento penitenziario, Turetta potrà richiedere i primi permessi premio all’età di circa 32 anni, tra circa nove anni.
Da quel momento, potrà ottenere uscite temporanee dal carcere sotto rigido controllo, come parte di un progressivo percorso di reinserimento sociale.
Questo meccanismo, previsto anche per chi sconta una pena a vita, consente – in presenza di comportamento impeccabile e partecipazione ai programmi rieducativi – di accedere, nel tempo, a misure alternative alla detenzione.

La sentenza e la rinuncia all’appello

La Corte d’Assise di Venezia ha condannato Turetta all’ergastolo riconoscendo la premeditazione dell’omicidio. Tuttavia, l’imputato ha deciso di non impugnare la sentenza, depositando una lettera formale con cui rinuncia all’appello.
La scelta è arrivata contro il parere dei suoi legali, che avevano valutato la possibilità di chiedere attenuanti generiche legate alla collaborazione processuale e al comportamento in aula.

Il ruolo della Procura generale

La decisione definitiva ora spetta alla Procura generale di Venezia, che potrà valutare se proporre appello contro la sentenza del Tribunale.
Nel frattempo, Turetta resta recluso nel carcere di Montorio, dove sta scontando la pena per l’omicidio che ha scosso l’Italia e acceso un ampio dibattito sulle norme dell’esecuzione penale e sui limiti dell’ergastolo ostativo in casi di particolare gravità.

Segui Veneto Today