Boom di auto ibride ed elettriche nella Marca Trevigiana: +31,7% (sopra la media nazionale)

Treviso, 815mila veicoli nel 2024: boom di auto ibride ed elettriche (+31,7%) e crescita degli Euro 6 oltre la media nazionale.

09 settembre 2025 17:52
Boom di auto ibride ed elettriche nella Marca Trevigiana: +31,7% (sopra la media nazionale) -
Condividi

TREVISO – Nella Marca Trevigiana il 2024 è stato un anno di importante cambiamento per la mobilità, con un forte incremento delle auto ibride ed elettriche e una riorganizzazione complessiva del parco veicolare. L’analisi dell’Ufficio Statistica della Provincia di Treviso evidenzia infatti un aumento del 31,7% di immatricolazioni di veicoli a basse emissioni, una percentuale che supera la media nazionale (+30,8%), segno di una transizione ecologica in atto più marcata rispetto ad altre aree del Paese.

I numeri complessivi del parco circolante

Secondo lo studio, i veicoli circolanti nella provincia sono 815.222, distribuiti tra:

  • 621.087 automobili;
  • 88.196 motocicli, in crescita del 22% negli ultimi dieci anni;
  • 75.106 autocarri per trasporto merci.

Il dato generale corrisponde a 92,9 veicoli ogni 100 abitanti, un valore leggermente inferiore alla media italiana (94,3).

I comuni con il maggiore incremento del numero di veicoli per abitante sono Possagno (+4,4%), Sarmede (+3,8%) e Casier, mentre Treviso si colloca perfettamente in linea con la media provinciale (+1,8%). Stabili, invece, i numeri in centri come Monfumo e Orsago. Un trend che richiama anche il dibattito nazionale sui limiti agli Euro 5 diesel.

L’analisi sulle auto

Approfondendo il comparto auto, emerge un rapporto di 70 vetture ogni 100 abitanti, perfettamente sovrapponibile al dato nazionale. I maggiori incrementi nel 2024 si registrano a Ormelle (+3,7%), Possagno (+3,3%) e Meduna di Livenza (+3,0%).

Nonostante la prevalenza di auto a benzina e gasolio, cresce in modo deciso la quota di ibrido ed elettrico: si tratta di un segnale di cambiamento culturale e ambientale, trainato anche dagli incentivi regionali.

Le classi ambientali e il ruolo degli Euro 6

Più della metà delle auto circolanti è classificata Euro 5 o Euro 6 (60,9%). In particolare, gli Euro 6 rappresentano il 42,8% del totale, un dato superiore di 3,8 punti rispetto alla media italiana (39%).

I comuni con la quota più elevata di veicoli moderni sono:

  • Casier (68,9%),
  • Silea (67,1%),
  • Casale sul Sile (66,8%),
  • Preganziol (65,9%).

Questi centri si distinguono per un parco auto recente e più rispettoso delle norme europee sulle emissioni. Un percorso simile a quello avviato con altri progetti di transizione sostenibile in Friuli e Veneto.

Le due ruote: moto in crescita ma sotto la media nazionale

Il comparto motociclistico conta 9,7 moto ogni 100 abitanti, contro una media nazionale di 12,7. Tuttavia, alcuni comuni superano di gran lunga il dato provinciale:

  • Monfumo (14,8 motocicli ogni 100 abitanti),
  • Miane (13,8),
  • Pederobba (13,6).

Si tratta di realtà dove la moto è un mezzo diffuso non solo per mobilità quotidiana, ma anche per tradizione culturale e turistica.

Le politiche a sostegno della transizione

Il presidente della Provincia, Stefano Marcon, ha sottolineato come l’incremento delle auto ibride ed elettriche sia legato anche alle politiche regionali come il bonus auto del Veneto, che ha dato un forte impulso all’acquisto di vetture a basse emissioni.

Nel solo biennio 2023-2024, la Provincia ha investito oltre 6 milioni di euro in incentivi destinati a cittadini, imprese e Comuni per interventi di efficientamento energetico:

  • sostituzione di vecchie caldaie con modelli ad alta efficienza,
  • installazione di climatizzatori a ridotti consumi,
  • pulizia delle canne fumarie per ridurre inquinanti.

Queste misure hanno portato a una riduzione complessiva di 8.052 tonnellate di CO2/anno e 44.500 kg di inquinanti atmosferici, migliorando in modo tangibile la qualità dell’aria. Un impegno che va di pari passo con altre misure di tutela ambientale e climatica.

Il futuro: oltre il blocco degli Euro 5 diesel

Marcon ha ricordato come il blocco degli Euro 5 diesel, prorogato al 1° ottobre 2026, non possa da solo rappresentare la soluzione definitiva. Per ottenere effetti concreti sulla qualità dell’aria, servono misure coordinate: incentivi al rinnovo del parco auto, educazione ambientale, potenziamento del trasporto pubblico e infrastrutture di ricarica elettrica.

Una Marca Trevigiana più verde

L’insieme di dati e politiche dimostra che la Marca Trevigiana sta intraprendendo un percorso verso una mobilità più sostenibile, con cittadini sempre più pronti a cogliere le opportunità offerte dalla transizione ecologica. Una sfida che riguarda non solo la sostituzione dei veicoli più inquinanti, ma una visione integrata di tutela ambientale, qualità dell’aria e innovazione tecnologica.

Segui Veneto Today