Tracce parlate: un progetto audio per riscoprire il museo archeologico di oderzo
Oderzo presenta “Tracce parlate”: cinque playlist audio per esplorare in modo innovativo il Museo Archeologico Eno Bellis.


ODERZO – Sabato 14 giugno alle ore 16.30, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, la Fondazione Oderzo Cultura lancia un progetto innovativo e partecipativo dal titolo “Tracce parlate”, dedicato all’esplorazione originale e coinvolgente delle collezioni del Museo Archeologico Eno Bellis.
Un viaggio multisensoriale tra storia e comunità
Il progetto si compone di cinque playlist audio pensate per accompagnare i visitatori durante la visita al museo, oppure per essere ascoltate in preparazione, a casa o in viaggio. Questa modalità permette di creare nuove connessioni tra i reperti e le esperienze personali, trasformando il patrimonio archeologico in un racconto vivo e condiviso.
Le playlist sono nate da un percorso collettivo, costruito grazie al coinvolgimento di scuole, enti e realtà locali, e restituiscono la ricchezza di una comunità ampia e variegata che ha riscoperto il proprio patrimonio da molteplici punti di vista.
Racconti e voci diverse per scoprire il museo
La prima playlist, “Capolavori in traccia”, è frutto dell’impegno della classe 2A del Liceo classico a curvatura archeologica dell’Istituto Superiore Antonio Scarpa di Oderzo. Qui i ragazzi raccontano il museo attraverso la loro sensibilità, dando vita a una narrazione fresca e personale.
Per un pubblico più giovane, la playlist “Capolavori in traccia kids” raccoglie le voci spontanee e creative dei bambini delle classi IIIC e IVC della Scuola primaria Francesco Dall’Ongaro, che descrivono e immaginano i reperti con genuinità.
Memoria, tatto e cinema: nuove chiavi di lettura
Con la playlist “Memorie”, alcuni ospiti della RSA Arturo e Irma Simonetti, gestita dalla Fondazione OIC Onlus di Oderzo, hanno condiviso i ricordi personali e storici suscitati dagli oggetti esposti, creando un ponte emozionale tra passato e presente.
La playlist “Dati sensibili”, realizzata in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, sezione di Treviso, accompagna cinque esplorazioni tattili di reperti selezionati, offrendo un approccio inclusivo e sensoriale al patrimonio.
Infine, con “Collezioni come al cinema”, sviluppata insieme al Circolo Cinematografico Enrico Pizzuti di Oderzo, il patrimonio archeologico dialoga con il grande schermo, presentando tre film o sequenze cinematografiche che affrontano il tema dell’archeologia.
Un’esperienza collaborativa per riscoprire il passato
La realizzazione delle playlist è stata un’esperienza collettiva che ha permesso di avvicinare i partecipanti alle collezioni, restituendo oggi il museo attraverso molteplici sguardi e prospettive, trasformando la visita in un percorso arricchente e coinvolgente.
Per scoprire tutte le iniziative e approfondire la storia delle collezioni, è possibile visitare il sito ufficiale della Fondazione Oderzo Cultura.