Jo Fenice racconta il dolore e la speranza in “Ti prenderò per mano”

Jo Fenice trasforma il dolore in poesia con “Ti prenderò per mano”, raccolta dedicata al figlio scomparso e al coraggio di rinascere.

26 giugno 2025 09:00
Jo Fenice racconta il dolore e la speranza in “Ti prenderò per mano” -
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STEFANIA BISON – Con il nome d’arte Jo Fenice, Stefania Bison ha trasformato il proprio dolore in arte, dando vita alla raccolta poetica “Ti prenderò per mano”, pubblicata nella collana Le Perle dell’Aletti editore. Quest’opera, disponibile in versione e-book e audiolibro, nasce da una voce interiore intensa e struggente: quella di un figlio scomparso prematuramente a soli 23 anni, suicida, il cui ricordo permea ogni pagina di questa silloge.

Un percorso segnato da ferite profonde

Le poesie raccolte rappresentano un rifugio per le ferite che hanno segnato la vita di Stefania fin dall’adolescenza: dagli abusi sessuali subiti da uno zio acquisito, alla perdita del padre a cui era molto legata, passando per la sofferenza legata alla malattia della madre affetta da Alzheimer. A tutto questo si aggiunge l’immenso dolore per la scomparsa del suo secondogenito, vittima di discriminazioni legate al suo orientamento sessuale. Questi temi emergono con forza e autenticità, dando voce a chi non ha più la possibilità di parlare.

La poesia come strumento di rinascita

«Ti prenderò per mano», spiega Stefania, «è l’incipit della lirica “Follia e poesia”, contenuta nella raccolta. La scrittura mi aiuta a superare il dolore, e credo davvero che dalla sofferenza possa nascere bellezza, sia attraverso la penna che con un pennello». La sua scrittura è caratterizzata da un’intensità emotiva sincera, lontana da ogni artificio: è l’esperienza vissuta, unita a un’anima sensibile, la fonte da cui nasce ogni verso.

Un riconoscimento di prestigio

Nella Prefazione, il professor Hafez Haidar, stimato traduttore e pluricandidato al Premio Nobel per la Letteratura, sottolinea come Stefania «riesca a sciogliere i nodi che avvolgono la propria anima e a condividere con il lettore sentimenti profondi e intimi». Amante della musica e del teatro, l’autrice mira a realizzare in futuro un audiolibro con le proprie poesie lette da lei stessa, anche se ora preferisce che qualcun altro le interpreti per apprendere.

Bellezza e rinascita: la fenice che risorge

“La vita mia. Gli amori miei. I dolori miei” potrebbe essere il riassunto di un’opera che, pur urlando dolore, trasmette un messaggio di rinascita e resilienza. Come la fenice, simbolo scelto da Stefania nel suo pseudonimo, la raccolta è un abbraccio amorevole per chi soffre e una promessa di conforto: «Scrivo di getto, come se fosse un bisogno impellente. Se riuscissi a donare speranza attraverso l’arte, sarebbe per me un grande risultato. Peccato che non sia riuscita a trasmettere questo messaggio a mio figlio, nonostante tutto». Rimarrà sempre, però, la carezza di un’anima sensibile e quella promessa: “Ti prenderò per mano, amore mio. Per ogni parola che scriverò”.

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