Operazioni sospette col Pos e flussi di denaro anomali: rimane chiusa sala Vlt
Tar Veneto respinge il ricorso: confermata la chiusura della sala Vlt per operazioni sospette con il Pos e flussi di denaro anomali.


VENETO – Il Tar del Veneto ha confermato la decisione della Questura di revocare la licenza a una sala Videolotteries, dopo l’accertamento di numerose operazioni sospette effettuate con il Pos. Il provvedimento stabilisce che l’attività resterà chiusa, respingendo il ricorso della società che la gestiva.
Controlli congiunti delle autorità
La vicenda ha origine da verifiche congiunte condotte da Guardia di Finanza, Questura e Agenzia delle Dogane, dalle quali era emerso un uso improprio dei terminali per consentire ai clienti di ottenere contanti destinati al gioco. Le operazioni, ripetute nel tempo, hanno evidenziato flussi di denaro anomali, ritenuti potenzialmente collegati a pratiche di riciclaggio.
Il ricorso della società respinto
La società aveva presentato ricorso, sostenendo che la revoca fosse sproporzionata e che fosse mancata l’audizione orale. Inoltre, aveva contestato presunte incompatibilità tra le norme regionali e quelle statali. Il Tar Veneto ha ritenuto infondate le argomentazioni, precisando che la documentazione scritta era già sufficiente per la valutazione del caso e che la revoca non derivava solo dalla normativa regionale, ma soprattutto dalle violazioni accertate.
La decisione del Tribunale
Secondo i giudici amministrativi, l’intervento della Questura è stato pienamente legittimo, in quanto proporzionato alla gravità delle condotte riscontrate. La presenza di abusi ripetuti e l’utilizzo del Pos in modo illecito hanno giustificato il provvedimento, che ora diventa definitivo a seguito della pronuncia del Tar.