La città di Rovigo è ancora sotto shock dopo la notizia della promozione dei due studenti coinvolti nell’incidente che ha visto protagonista la professoressa Maria Cristina Finatti. I ragazzi, che avevano sparato alla docente durante una lezione, sono stati promossi con un voto in condotta pari a 9. Una decisione che ha suscitato indignazione e polemiche nella comunità scolastica e oltre.
Un episodio che ha sconvolto l’opinione pubblica
L’anno si era chiuso con uno dei video più scioccanti degli ultimi tempi: lo sparo in classe alla professoressa Finatti, filmato e condiviso sui social network dai responsabili stessi dell’atto violento. Le immagini, che hanno fatto il giro del web, mostravano la docente sotto attacco e gli studenti che ridevano e deridevano la sua condizione. L’episodio ha suscitato profondo sgomento e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza all’interno delle scuole italiane.
Polemiche e denunce
La professoressa Finatti, dopo l’accaduto, ha deciso di prendere la parola pubblicamente, denunciando l’umiliazione e la derisione subita. Ha raccontato di come tutti i 24 studenti presenti in classe siano stati complici dell’atto violento e di come si sia sentita abbandonata dalle istituzioni. La sua denuncia ha acceso un dibattito acceso sulla responsabilità degli studenti e sulla necessità di garantire un ambiente sicuro nelle scuole.
Richiesta di accesso ai documenti scolastici
La notizia della promozione dei due studenti coinvolti nell’aggressione ha generato sconcerto e indignazione nella comunità di Rovigo e non solo. Gli avvocati della professoressa Finatti, Tosca Sambinello e Nicola Rubiero, hanno annunciato che chiederanno di accedere ai documenti scolastici relativi alle valutazioni finali dell’anno. Vogliono verificare se la decisione di promuovere gli studenti sia stata presa in modo adeguato e se siano state effettivamente applicate le sospensioni annunciate.
Una promozione difficile da comprendere
La promozione dei due studenti coinvolti nell’aggressione alla professoressa Finatti solleva numerose domande e perplessità. Come sia stato possibile che questi ragazzi, responsabili di un atto di violenza così grave, abbiano ottenuto un voto così alto in condotta è un mistero che necessita di una spiegazione da parte delle istituzioni scolastiche e delle autorità competenti.
Le conseguenze di un gesto inaccettabile
La vicenda di Rovigo evidenzia la complessità dei problemi legati alla violenza nelle scuole italiane. L’episodio ha messo in luce l’importanza di promuovere una cultura del rispetto e della tolleranza all’interno degli istituti scolastici. È necessario che vengano prese misure adeguate per garantire la sicurezza degli insegnanti e degli studenti, oltre a valutare attentamente le conseguenze di gesti inaccettabili come quello accaduto a Rovigo.
La lettera al ministro dell’Istruzione
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la professoressa Finatti invierà una lettera al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per esporre la sua vicenda e chiedere un intervento deciso sul caso. La docente auspica che vengano prese le giuste misure per garantire la sicurezza degli insegnanti e degli studenti e che episodi come quello di Rovigo non si ripetano in futuro.
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574