La sicurezza stradale al centro dell’attenzione a Treviso – La Provincia di Treviso ha recentemente organizzato una conferenza stampa per discutere della situazione dell’incidentalità stradale e delle azioni messe in atto per sensibilizzare la cittadinanza e ridurre il numero di incidenti. Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, ha aperto l’incontro al quale hanno partecipato figure istituzionali di rilievo come Alessandro Sallusto, viceprefetto vicario di Treviso, Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss2 Marca Trevigiana, e Roberto Fava, vicepresidente della Provincia con delega alla guida sicura. Presenti anche la Questura di Treviso, la Polizia Stradale, il Comando Provinciale dei Carabinieri e i Vigili del Fuoco.
Dati e analisi sull’incidentalità stradale
Durante l’incontro sono stati presentati i dati relativi agli incidenti stradali registrati nei primi dieci mesi del 2024. La situazione rimane allarmante, con giovani under 30 e over 60 tra le fasce di età più coinvolte negli incidenti mortali. La distrazione alla guida rimane la principale causa di incidente, spesso legata all’uso dello smartphone (29% dei casi). Nonostante un leggero calo negli ultimi anni, la provincia continua a registrare numeri tragici con gli incidenti stradali che rappresentano una delle principali cause di morte, soprattutto tra gli uomini.
Un dato positivo riguarda l’uso delle cinture di sicurezza: il 97% dei trevigiani le utilizza sempre, superando ampiamente la media nazionale dell’86%.
Il costo sociale degli incidenti stradali
Ogni incidente stradale comporta un costo sociale di 12.394 euro, che include la perdita della qualità della vita, i danni materiali, i costi sanitari e amministrativi. In caso di morte, il costo sociale sale a 1.812.989 euro. Queste cifre evidenziano l’importanza delle politiche preventive e delle iniziative di sensibilizzazione.
Le iniziative di sensibilizzazione
La Provincia di Treviso ha messo in atto diversi progetti per sensibilizzare la popolazione, come il “Drive Camp” tenutosi l’11 ottobre scorso al Sant’Artemio, che ha coinvolto soprattutto i giovani delle scuole superiori fornendo loro informazioni, simulazioni di incidenti e consigli per prevenire sinistri. Lezioni di sicurezza stradale nelle scuole superiori, in corso da oltre vent’anni, coinvolgono circa 2000 studenti e continueranno fino al 2025.
Un altro passo importante è stato il lancio di giornate formative dedicate agli over 65, con eventi a San Zenone degli Ezzelini, Carbonera, Spresiano e Vedelago. L’obiettivo è sensibilizzare anche la fascia di popolazione più anziana sui comportamenti da adottare per una guida sicura.
Un impegno condiviso per la sicurezza
Il presidente Marcon ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni locali, le forze dell’ordine e le realtà del Tavolo per la Sicurezza Stradale. L’obiettivo è raggiungere l’orizzonte “zero vittime” entro il 2050, come indicato dall’agenda europea. Accanto alle attività di sensibilizzazione, la Provincia ha investito oltre 40 milioni di euro per mettere in sicurezza strade, ponti, incroci, rotatorie e piste ciclabili.
Le parole dei protagonisti
Roberto Fava, vicepresidente della Provincia, ha sottolineato l’importanza di queste attività formative per giovani e adulti, invitando la cittadinanza a partecipare attivamente. Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss2, ha ribadito che la prevenzione è un obiettivo collettivo, soprattutto per le giovani vite coinvolte negli incidenti. Alessandro Sallusto, viceprefetto vicario, ha espresso gratitudine alle Forze dell’Ordine e a tutte le istituzioni che contribuiscono quotidianamente a migliorare la sicurezza stradale, promuovendo iniziative di sensibilizzazione rivolte in particolare alle fasce di popolazione più a rischio.
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