Ulss 4: nuovi progetti e ospedali illuminati di viola per la Settimana dell’Alzheimer
Ulss 4 celebra la Settimana dell’Alzheimer illuminando ospedali di viola e avviando nuovi progetti per diagnosi precoce e supporto.


VENETO - Per la Settimana dell’Alzheimer 2025, l’Ulss 4 ha scelto di illuminare di colore viola gli ospedali di Jesolo, San Donà e Portogruaro, oltre alla sede del Dipartimento di Prevenzione e al Distretto sociosanitario di San Donà di Piave. Un gesto simbolico volto a sensibilizzare la cittadinanza e a ribadire l’attenzione verso le persone affette da demenza e le loro famiglie.
Un fenomeno in crescita
Il numero di casi di demenza è in costante aumento, complice l’invecchiamento della popolazione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito questa patologia una priorità di salute pubblica, poiché comporta un progressivo declino di memoria, pensiero e capacità cognitive, colpendo soprattutto gli anziani ma non solo.
La rete regionale e il PDTA
Nell’ambito del piano regionale e della Rete per l’Alzheimer, l’Ulss 4 porta avanti progetti condivisi tra la Neurologia di Portogruaro e i servizi distrettuali, integrando competenze diagnostiche e cliniche. Dal 2022 è attivo un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) dedicato, che rappresenta lo strumento guida per la presa in carico dei pazienti.
Diagnosi precoce e nuovi specialisti
Tra le prossime azioni spicca l’assunzione di un neuropsicologo dedicato, con l’obiettivo di rafforzare la diagnosi precoce e diffondere i trattamenti in diversi contesti di vita. Sono previsti interventi mirati nella comunicazione della diagnosi, nel supporto psicologico, nella creazione di gruppi di auto-aiuto e nel rafforzamento del raccordo con il territorio.
Eventi e comunità amiche delle demenze
Parallelamente si stanno svolgendo eventi di sensibilizzazione rivolti ai cittadini, con il coinvolgimento di centri residenziali per anziani, centri sollievo, Comuni, enti del terzo settore e associazioni. L’iniziativa “Comunità amica delle demenze” mira a costruire un ambiente più accogliente e preparato verso le persone colpite.
Case della Comunità e potenziamento territoriale
Guardando al futuro, l’avvio delle Case della Comunità previsto entro i primi mesi del 2026 permetterà di ampliare l’attività del Centro per i disturbi cognitivi e le demenze (Cdcd) anche a livello territoriale, offrendo servizi più capillari e vicini ai pazienti e alle loro famiglie.
