Berco, sciopero totale contro i licenziamenti: stabilimento bloccato

Sciopero totale alla Berco di Castelfranco Veneto: stabilimento chiuso, lavoratori in presidio. Sindacati e politica chiedono risposte sul futuro.

25 febbraio 2025 17:44
Berco, sciopero totale contro i licenziamenti: stabilimento bloccato -
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CASTELFRANCO VENETO (TREVISO) - Lo sciopero di 16 ore indetto da Fiom Cgil e Fim Cisl ha bloccato completamente l’attività dello stabilimento Berco di Castelfranco Veneto. Lunedì 24 e oggi, martedì 25 febbraio, i 150 lavoratori hanno aderito in massa alla protesta, riunendosi in un’assemblea davanti alla fabbrica.

La produzione è ferma, e un presidio si è formato ai cancelli del sito di Borgo Padova, mentre i sindacati hanno aggiornato i dipendenti sulla situazione della vertenza.

Parallelamente, è in corso il confronto tra i vertici aziendali e i rappresentanti nazionali di Fiom e Fim, un incontro ritenuto fondamentale per definire il futuro del sito produttivo.

Solidarietà dalle istituzioni locali

All’assemblea di fronte ai cancelli hanno partecipato non solo i rappresentanti sindacali, ma anche diversi esponenti del mondo politico. Tra questi, il sindaco di Castelfranco e presidente della Provincia, Stefano Marcon, accompagnato dal capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Sebastiano Sartoretto, e dal consigliere regionale Nazareno Gerolimetto. Presente anche Andrea Zanoni di Europa Verde.

Sindacati: "Thyssenkrupp sia chiara sul futuro di Castelfranco"

I rappresentanti dei lavoratori hanno espresso forte preoccupazione per il futuro dello stabilimento. Massimo Baggio della Fiom Cgil Treviso ha ribadito che le ragioni dello sciopero sono due:

  • I licenziamenti a Copparo, dove 247 lavoratori rischiano il posto.
  • L'incertezza totale a Castelfranco, dove i dipendenti sono attualmente in cassa integrazione ordinaria, ma senza prospettive chiare oltre il 5 maggio, quando terminerà il periodo di ammortizzatori sociali.

Massimo Civiero della Fim Cisl Belluno Treviso ha sottolineato come la vertenza si trascini da ottobre, senza risposte certe. “Il sito di Castelfranco sembra una candela che si sta spegnendo. Thyssenkrupp deve assumersi la responsabilità di trovare soluzioni concrete, magari investendo in nuovi settori produttivi come la difesa, per garantire occupazione e stabilità”.

Stipendi ridotti e nuovi licenziamenti a Copparo

Oltre all'incertezza sul futuro, i lavoratori si trovano ad affrontare anche un’altra grave conseguenza: dal 1° marzo entrerà in vigore la disdetta della contrattazione aziendale, con una riduzione degli stipendi per tutti, inclusi i dipendenti di Castelfranco.

Nel frattempo, Berco ha riaperto una nuova procedura di licenziamento per 247 lavoratori del sito di Copparo, alimentando ulteriormente la tensione. La mancata partecipazione dell'azienda al tavolo ministeriale convocato per discutere la crisi ha accentuato il clima di incertezza e scontro tra le parti.

I sindacati chiedono con forza un cambio di rotta e un piano industriale chiaro, in grado di garantire un futuro a lavoratori e famiglie coinvolte nella crisi.

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