Il turismo in India è un mercato enorme, fondamentale per l’economia del paese. Secondo i dati dell’India Brand Equity Foundation, già nel 2022 il suo valore era di 199,6 miliardi di dollari con un’ulteriore crescita prevista per tutto il decennio successivo. Il paese sta attraversando una rivoluzione silenziosa grazie al protagonismo femminile. Le donne, quando vengono coinvolte in ruoli di leadership nel settore turistico, trasformano profondamente le destinazioni, aumentando la sicurezza e la qualità dell’esperienza per i visitatori.
Il programma “Safe Tourism Destination for Women”
Sotto l’appoggio del governo indiano, sono state sviluppate iniziative importanti per la formazione delle donne come figure professionali sia nell’ambito dell’ospitalità che in quello dell’autodifesa in più di 50 destinazioni con il Safe Tourism Destination for Women.
La proposta di questo progetto ha obiettivi concreti basati su partnership con alcune delle autorità più importanti a livello nazionale e globale, concentrate sulla salvaguardia del turismo e dei diritti delle donne.
- Obiettivi concreti: 10 000 donne formate in ospitalità e 40 000 in autodifesa in 50 destinazioni;
- Partnership vincenti: MPTB (Madhya Pradesh), UN Women e soggetti locali collaborano per la formazione tecnica, la mentorship e la sicurezza nei luoghi turistici.
Tra gli scopi più evidenti di queste iniziative c’è il miglioramento della sicurezza percepita: la presenza femminile aumenta il senso di protezione per le viaggiatrici. In questo modo, si ha un importante effetto moltiplicatore economico coinvolgendo delle fette di mercato precedentemente ignorate, spingendo verso un cambiamento culturale su larga scala.
Casi di successo nella regione di Madhya Pradesh
La forte attenzione per il ruolo della donna in diverse aree del paese ha posto le basi per delle storie ispiratrici. Ciascuna di queste è la dimostrazione del grande lavoro svolto in tutta l’India per ridurre le differenze di genere aumentando le opportunità economiche nel settore turistico.
Da spettatrice a protagonista: il viaggio di Madhu Verma
Tra le storie più interessanti della regione di Madhya Pradesh, c’è quella di Madhu. Una donna che non parlava in pubblico né sapeva guidare una barca. Dopo un periodo di formazione ed esperienza con il pubblico, oggi conduce tour nella sacra Omkareshwar, guadagnando un reddito stabile che ha permesso alla figlia di ritornare a scuola. Il suo esempio ha ispirato altre donne a iscriversi al programma, cambiando il modo in cui viene percepito il ruolo della donna all’interno di una società da sempre patriarcale.
Il percorso di Leela Gowda
Figlia di una pioniera dell’homestay a Mandla, Leela ha ottenuto la certificazione come guida turistica professionale grazie al programma Safe Tourist Destinations for Women. Oggi la sua attività è importante non solo come modello per le donne del futuro, ma anche per la crescita reale delle attività commerciali del territorio, permettendo la promozione di artigiani, contadini e cultura locale.
L’approccio sostenibile: il modello dello stato di Meghalaya
Un esempio vincente di lavoro per un approccio sostenibile al turismo femminile è quello dello stato di Meghalaya, nel nord-est dell’India. In questa area, molte donne svolgono attività legate al trekking, all’ospitalità e all’artigianato rappresentando un modello di crescita sociale ed economico. Tuttavia, ancora oggi faticano a trovare spazio per le cariche più importanti del settore. Per quanto questa nota possa essere considerata negativa, è molto utile per individuare le azioni principali necessarie allo sviluppo del settore in futuro.
Nonostante la crescita del settore turismo sia testimoniato dalle statistiche e dal crescente interesse dei tour operator manifestato con l’ampliamento dei cataloghi dei viaggi in India, per rendere il turismo una leva stabile di emancipazione femminile in tutto il paese, è ancora necessario svolgere degli interventi strutturali su tre fronti:
1. Educazione e formazione continua
I dati provenienti dal Meghalaya mostrano una netta disparità di istruzione tra uomini e donne. Basti pensare che solo l’8% delle donne è laureata, contro il 55% degli uomini.
Questa carenza limita l’accesso femminile a ruoli direttivi nel settore turistico. Per rispondere a questa disparità è necessario proporre programmi di formazione professionale continua, alfabetizzazione digitale, corsi di lingue e comunicazione turistica.
2. Accesso equo al lavoro e alla proprietà
Un nodo da sciogliere per il futuro del paese è garantire alle donne la possibilità di accedere non solo ai ruoli operativi, ma anche a quelli gestionali e imprenditoriali. Per farlo, sarà necessario pianificare degli interventi specifici in ambito sociale.
- facilitazioni per l’accesso al credito e microfinanza;
- supporto alla creazione di cooperative turistiche femminili;
- riconoscimento legale delle attività economiche domestiche.
3. Reti e sinergie tra comunità locali e stakeholder
Il successo di programmi come quello in Madhya Pradesh dimostra l’importanza di una governance multilivello in grado di connettere ogni gruppo sociale al mercato nazionale e internazionale. Per farlo è necessario ampliare e approfondire il ruolo delle istituzioni nel turismo.
- dare maggiore peso agli enti pubblici per le infrastrutture e le politiche di settore;
- garantire la presenza di ONG e organizzazioni di base per la connessione sociale;
- trovare più partner internazionali da cui acquisire know-how e visibilità.
Il turismo come strumento di cambiamento sociale
L’esperienza del Madhya Pradesh e delle donne indigene del Meghalaya dimostra che il turismo non è solo un motore economico, ma un acceleratore di diritti e opportunità. Quando la crescita economica avanza di pari passo con l’aumento di diritti e dell’indipendenza delle donne nasce una nuova società in grado di tutelarle:
- cambiando la loro condizione economica;
- cambiando la percezione sociale del loro ruolo;
- migliorando l’esperienza del turista;
- cambiando il futuro delle nuove generazioni.
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