Risse, rapine e spedizioni punitive filmate col telefono: otto denunciati, hanno tra 13 e 15 anni
Otto minorenni tra i 13 e i 15 anni denunciati per risse e violenze a Pieve del Grappa e Bassano del Grappa.
PIEVE DEL GRAPPA (TV) – Episodi di violenza tra giovanissimi tra Pieve del Grappa e Bassano del Grappa, dove i Carabinieri hanno identificato e deferito otto minorenni di età compresa tra i 13 e i 15 anni. I reati contestati spaziano dalle percosse alla rapina aggravata, in due distinti episodi avvenuti a fine ottobre.
Aggressione nel parco di Pieve del Grappa
Il primo episodio è avvenuto il 26 ottobre 2025 nel parco comunale di Pieve del Grappa, dove un ragazzo di 14 anni è stato costretto, sotto la minaccia di un coltello, a seguire tre coetanei. I giovani lo hanno poi condotto all’interno del parco, dove il tredicenne del gruppo lo ha colpito con calci, pugni e testate, sotto gli occhi di altri ragazzi che riprendevano la scena con i cellulari. Un gesto di prevaricazione e violenza che ha destato forte preoccupazione tra famiglie e istituzioni.
Episodio punitivo a Travettore di Bassano del Grappa
Il giorno seguente, 27 ottobre, a Travettore di Bassano del Grappa, si è consumata una seconda aggressione, questa volta di natura punitiva. Cinque ragazzi tra i 14 e i 15 anni, amici della vittima del giorno precedente, hanno organizzato un incontro con il tredicenne responsabile dell’attacco, fingendo un chiarimento. Una volta sul posto, il gruppo lo ha intimidito e deriso, costringendolo a svuotarsi le tasche e a seguirli in una zona isolata, dove il 14enne coinvolto nel primo episodio lo ha schiaffeggiato e minacciato, mentre gli altri filmavano tutto con i telefoni tra urla e risate.
Le indagini dei Carabinieri
Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Pieve del Grappa, coordinate dal Comando Provinciale di Treviso, hanno permesso di ricostruire la dinamica degli eventi, nati da banali contrasti personali e relazionali sfociati in atti di violenza e umiliazione pubblica. I video, condivisi tra coetanei, hanno aggravato ulteriormente il quadro, mostrando come la violenza si sia trasformata in un spettacolo digitale diffuso nelle chat giovanili.
Deferimento e presunzione d’innocenza
Tutti gli otto minori coinvolti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria Minorile di Venezia, che sta seguendo la vicenda. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità e verificare la circolazione dei filmati tra i gruppi di adolescenti del territorio.
Si ricorda che, per il principio della presunzione d’innocenza, la responsabilità dei minori coinvolti potrà essere accertata solo con sentenza definitiva.