Massa tumorale che interessava anche il cuore: 4 ore di intervento all'Angelo di Mestre

Ospedale dell’Angelo: successo in chirurgia toracica e cardiochirurgia grazie al delicato lavoro di due équipe

08 ottobre 2025 18:38
Massa tumorale che interessava anche il cuore: 4 ore di intervento all'Angelo di Mestre -
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MESTRE (VENEZIA) – Un intervento di altissima complessità ha salvato la vita a una paziente ricoverata all’Ospedale dell’Angelo di Mestre.

La donna, fino a quel momento senza precedenti problemi di salute, presentava una massa tumorale che invadeva gran parte del torace, coinvolgendo strutture vitali come la vena cava superiore, il pericardio e, in maniera preoccupante, l’atrio destro del cuore.

La gravità del quadro clinico ha richiesto l’intervento simultaneo di due team altamente specializzati: la chirurgia toracica, guidata dal primario Cristiano Breda, e la cardiochirurgia, diretta da Domenico Mangino.

Massa tumorale asportata, 4 ore di intervento

Nei giorni scorsi, le due équipe hanno completato con successo l’asportazione del tumore, fermando la sua progressione e riportando la paziente a una condizione di vita quasi normale.

Cristiano Breda ha spiegato: «Il tumore, di circa 6 centimetri, aveva provocato una trombosi completa della vena cava superiore, estendendosi fino all’atrio destro. Si trattava di una neoplasia rara della ghiandola timica, situata nel mediastino». L’intervento ha quindi previsto la rimozione sia della massa tumorale sia del trombo neoplastico, preservando nel contempo tutte le strutture vitali circostanti.

L’operazione, durata oltre quattro ore, è stata eseguita in regime di cardioplegia, ossia con arresto temporaneo della funzione cardiaca.

Il risultato dell’operazione è stato pienamente positivo: gli organi vitali non hanno subito danni e si è evitata la possibile formazione di metastasi.

Terapia intensiva post-operatoria e dimissioni della paziente

Dopo l’intervento, la paziente è stata trasferita in terapia intensiva cardiochirurgica e svegliata senza complicazioni già il giorno seguente. Dimessa dopo meno di una settimana, sta ora completando il percorso terapeutico con cicli di chemioterapia in day hospital.

Il direttore sanitario dell’Ulss 3, Giovanni Carretta, ha elogiato il lavoro delle équipe: «La capacità di un ospedale hub si misura nella sinergia tra competenze e tecnologie. Questo intervento dimostra come nelle strutture dell’Ulss 3 Serenissima si affrontino casi estremamente complessi grazie alla collaborazione multidisciplinare».

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