Il Premio Giuseppe Toniolo 2025 celebra fede, cultura e impegno con Elvia e Federico Faggin e la band “The Sun”
Il Premio Giuseppe Toniolo 2025 celebra fede, scienza e valori con Elvia e Federico Faggin, la band “The Sun” e i giovani creators cattolici.


PIEVE DI SOLIGO – Una serata di emozione, spiritualità e testimonianze di vita vissuta nella fede e nella cultura. Così si è conclusa la decima edizione del Premio Giuseppe Toniolo 2025, svoltasi presso l’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo, alla presenza di un pubblico numeroso e partecipe.
Il tema scelto per questa edizione, “La vita in pienezza, sull’esempio del Beato Toniolo, per essere dono al prossimo e pellegrini di speranza nella società del nostro tempo”, ha guidato gli interventi e le testimonianze di una serata che ha saputo unire scienza, fede, etica e impegno civile.
Fede, scienza e speranza: i protagonisti della decima edizione
La manifestazione, presentata da Elisa Nadai, si è aperta con i saluti della presidente dell’Istituto Beato Toniolo, Annalina Sartori, dell’assessore alla cultura di Pieve di Soligo, Eleonora Sech, e del Vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Riccardo Battocchio, che ha sottolineato il valore del Premio come strumento di conoscenza e diffusione del pensiero del Beato Giuseppe Toniolo (1845–1918), di cui nel 2025 ricorre il 180º anniversario della nascita.
L’incontro si è aperto con un video curato da La Tenda Tv, che ha ripercorso i primi nove anni del Premio, ricordando i progetti e i protagonisti che ne hanno segnato la storia.
Elvia e Federico Faggin: il valore etico della scienza
In un intenso dialogo con il direttore scientifico dell’Istituto Beato Toniolo, Marco Zabotti, Elvia Faggin ha raccontato il percorso umano e professionale condiviso con il marito Federico Faggin, fisico e inventore di fama mondiale, attraverso le attività della Fondazione Faggin, impegnata nella riflessione sui fondamenti etici della scienza e della tecnologia.
Dopo la proiezione di un’intervista esclusiva a Federico Faggin, il Premio nazionale “Pensiero” è stato conferito allo scienziato, con il sostegno di Banca Prealpi San Biagio, rappresentata dal vicepresidente Flavio Salvador.
Un riconoscimento che ha voluto sottolineare il connubio tra sapere scientifico e valori spirituali, perfettamente in linea con l’eredità culturale del Beato Toniolo.
“The Sun”: la musica come testimonianza di rinascita e fede
Il Premio Azione & Testimoni è stato invece assegnato alla band cristiana “The Sun”, rappresentata a Pieve di Soligo da Francesco Lorenzi, Riccardo Rossi, Matteo Reghelin, Gianluca Menegozzo e Michele Rebesco.
Durante l’intervista condotta da Zabotti, il frontman Francesco Lorenzi ha condiviso con il pubblico la trasformazione spirituale del gruppo, passato da una carriera rock tradizionale a un percorso artistico e umano ispirato ai valori del Vangelo.
“La fede ha cambiato il nostro sguardo e la nostra musica,” ha spiegato Lorenzi. “Abbiamo scoperto che il successo più grande è quello di donarsi agli altri e di comunicare bellezza, cooperazione e pace attraverso le canzoni.”
Alla band e a Faggin sono state donate due confezioni di Prosecco DOCG della Cantina Colli del Soligo, simbolo di legame con il territorio.
Giovani, comunicazione e fede: premi ai creators cattolici
Nella sezione Giovani, riservata alla diocesi di Vittorio Veneto, sono stati premiati i gruppi di creators cattolici “RoadtoGmg” di Codognè e “OraPieve” di Pieve di Soligo, protagonisti di progetti di comunicazione digitale e testimonianza cristiana attraverso i social network.
Accompagnati dai parroci don Lucio Marian e monsignor Luigino Zago, i giovani hanno portato sul palco entusiasmo, freschezza e creatività, ricevendo i riconoscimenti dalle mani dell’assessore Eleonora Sech.
Un grande selfie collettivo con i The Sun ha chiuso in festa il momento dedicato alle nuove generazioni, tra applausi e commozione.
I riconoscimenti speciali e la memoria di chi ha donato sé stesso
Durante la cerimonia sono state consegnate due pergamene speciali: una in memoria di Giuseppe Paludo di Oderzo, per una vita dedicata alla cooperazione e al sociale, consegnata alla moglie Marisa, e una di riconoscenza a Francesco Introvigne di Tarzo, figura stimata del volontariato e già presidente della sezione Alpini di Vittorio Veneto, presente con le autorità civili dei comuni di Vittorio Veneto e Tarzo.
Toniolo, un’eredità che guarda al futuro
Nel momento conclusivo, don Andrea Forest, delegato per la pastorale sociale e del lavoro, ha annunciato il tema del Premio Giuseppe Toniolo 2026, che sarà dedicato a “L’urgenza della pace nel mondo: verso un’alleanza tra cultura, società e istituzioni internazionali”, nel segno del pensiero tonioliano.
La serata finale del 7 ottobre, data che coincide con l’anniversario della morte del Beato Giuseppe Toniolo e con la chiusura del Mese Tonioliano 2025, è stata preceduta dalla concelebrazione eucaristica in Duomo, presieduta dal Vescovo Riccardo Battocchio, con un momento di preghiera alla tomba del Beato per la sua canonizzazione.
Un’edizione che ha saputo unire scienza, fede, musica e gioventù, celebrando il messaggio del Beato Toniolo: vivere una vita in pienezza, come dono e testimonianza di speranza per la società contemporanea.