Medici di base, crisi anche nel Portogruarese: raccolta firme e pressing al Comune
Portogruaro, raccolta firme per un medico di base a Summaga. Il sindaco Toffolo: al lavoro con Ulss 4 per un punto salute a supporto dell’area ovest.


PORTOGRUARO – La carenza di medici di base continua a farsi sentire anche nel Veneto Orientale. In questi giorni è partita una raccolta firme per chiedere la presenza di un medico nelle frazioni di Summaga, Pradipozzo, Lison e Mazzolada, iniziativa che ha riportato il tema al centro del dibattito cittadino.
Il sindaco Luigi Toffolo ha confermato che l’amministrazione sta lavorando con l’Ulss 4 Veneto Orientale per garantire una soluzione stabile, capace di rispondere alle esigenze della popolazione dell’area ovest.
Situazioni simili di criticità sanitaria si stanno registrando anche in altre zone del Nordest, segno di una criticità che riguarda non solo Portogruaro ma l’intero territorio nazionale.
Le parole del sindaco toffolo
«La carenza dei medici è un fenomeno di carattere nazionale – spiega il sindaco Toffolo – e con l’Ulss 4 abbiamo un confronto costante su quali possano essere le scelte migliori, anche in base alla disponibilità di professionisti sul territorio».
Il primo cittadino ha sottolineato che una delle soluzioni allo studio è la creazione di un punto salute a Summaga, che preveda:
- la presenza di un medico della medicina di gruppo integrata almeno due volte alla settimana,
- un infermiere e una segretaria negli altri giorni,
- l’inserimento nelle attività della MGI di Portogruaro, già attiva nel capoluogo con orario 8-20 e con servizio di urgenza coperto da medici e infermieri.
Un presidio per l’area ovest di portogruaro
Questa soluzione permetterebbe agli abitanti di Summaga e delle frazioni limitrofe di accedere a un’offerta sanitaria più vicina e puntuale, evitando spostamenti eccessivi verso il centro città.
«Con tutti i passaggi amministrativi previsti – conclude Toffolo – contiamo di dare quanto prima una risposta concreta a questo importante problema. L’obiettivo è mettere a disposizione della popolazione un presidio in grado di rispondere alle esigenze quotidiane di salute».
Anche altri comuni del Nordest hanno avviato iniziative analoghe, dimostrando quanto la carenza di medici sia un’emergenza che riguarda comunità grandi e piccole.