Padova, all’Auditorium Pollini debutta “Giacomo Girolamo Casanova: Io, me medesimo” per i 300 anni dalla nascita
All’Auditorium Pollini di Padova la prima assoluta “Io, me medesimo” celebra i 300 anni di Casanova tra musica, parola e storia.
                                                    PADOVA – Domenica 9 novembre, alle ore 11, l’Auditorium Pollini ospita in prima assoluta lo spettacolo “Giacomo Girolamo Casanova: Io, me medesimo”, un intenso racconto in prosa e musica dedicato al 300° anniversario della nascita del celebre veneziano.
Ideato e scritto da Sandro Cappelletto, giornalista, musicologo e voce narrante, l’evento unisce narrazione, teatro e musica dal vivo per restituire il ritratto più autentico e umano di Casanova, figura simbolo dell’Europa illuminista, intellettuale cosmopolita, scrittore e viaggiatore instancabile.
Un racconto tra parola e musica
Sul palco, accanto a Cappelletto, due interpreti d’eccezione: Lucio Degani, violino principale de I Solisti Veneti, e Marco Scolastra al pianoforte. Insieme, costruiranno un dialogo sonoro che attraversa secoli, stili e sentimenti, intrecciando musica e parola in un unico flusso drammaturgico.
Il programma musicale abbraccia il barocco di Corelli, il virtuosismo poetico di Tartini, fino alle suggestioni romantiche e iberiche di Elgar e de Falla, componendo una trama sonora che accompagna il viaggio interiore e biografico del protagonista.
Il ritratto in controluce di un europeo del Settecento
Attraverso la voce narrante e la musica, lo spettacolo disegna un ritratto in controluce di Casanova, esplorando i suoi luoghi, amori, viaggi e contraddizioni.
“Per Casanova – spiega Cappelletto – l’amore, la conquista e la passione sono sempre esperienze felici, mai dominate dalla violenza o dalla costrizione, ma dalla gioia e dalla condivisione. È importante ricordarlo oggi, in un’epoca in cui la sopraffazione purtroppo segna ancora molte relazioni umane”.
Casanova, tra storia, cultura e utopia
Lo spettacolo invita il pubblico a riscoprire il pensiero e la sensibilità di un grande intellettuale del Settecento, testimone di un secolo attraversato da riforme, speranze e fiducia nel progresso umano.
Cappelletto lo racconta come un uomo capace di credere nella ragione, nella libertà e nella pace, valori che il suo tempo cercava di affermare con forza.
“Dedicare uno spettacolo a Casanova – aggiunge l’autore – significa ricordare una stagione in cui si sognava che l’uomo potesse elevare la propria condizione e risolvere le differenze attraverso la conoscenza e il dialogo. È un messaggio ancora attuale, un invito a credere nella forza delle idee e nella bellezza della vita.”
Una prosa in musica per celebrare l’eredità di Casanova
“Io, me medesimo” prosegue la serie di prosa in musica già intrapresa nelle precedenti stagioni culturali padovane, fondendo teatro e concerto in una formula che fa dialogare parola e suono.
Un tributo raffinato a un veneziano universale, simbolo di un’Europa curiosa e vitale, che ancora oggi invita a riflettere sulla libertà, l’amore e la dignità dell’essere umano.