Discoteca travestita da associazione culturale: dentro giri di droga e lavoro nero, locale chiuso

Padova, chiusa una falsa associazione culturale: sequestrati droga e tabacchi, lavoratori in nero e sanzioni fino a 50mila euro.

29 luglio 2025 11:43
Discoteca travestita da associazione culturale: dentro giri di droga e lavoro nero, locale chiuso -
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PADOVA – Un club notturno camuffato da associazione culturale è stato chiuso nelle scorse settimane a seguito di un articolato controllo condotto dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Padova. L’attività, formalmente un’associazione, era di fatto una vera e propria discoteca con somministrazione di alcolici e vendita di melassa per narghilè consumata in loco.

Controlli sul locale e sulle attività illecite

Durante l’ispezione, i militari hanno identificato 35 persone presenti nel locale e riscontrato numerose irregolarità. Sono stati individuati due lavoratori in nero, entrambi stranieri e già destinatari di provvedimento di espulsione. Inoltre, sono stati trovati tabacchi di provenienza extra-europea, privi delle necessarie autorizzazioni e senza il pagamento delle relative accise. Le condizioni igieniche sono risultate carenti e mancavano i documenti HACCP relativi alla sicurezza alimentare.

Sequestro di cocaina e irregolarità amministrative

Durante il controllo, sono stati sequestrati 4,7 grammi di cocaina, di cui una parte nascosta nel locale e il resto in possesso di uno degli avventori. L’esercizio non rispettava diverse prescrizioni normative riguardo la sicurezza e la regolarità delle attività svolte, compresa l’apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e il mancato rispetto delle norme sul lavoro.

Provvedimenti e sanzioni per il titolare

Il titolare è stato deferito alla Procura della Repubblica di Rovigo per apertura abusiva e impiego di lavoratori irregolari. L’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Padova ha disposto la sospensione dell’attività. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sta valutando analogo provvedimento. Le sanzioni amministrative vanno da 10 a 50 mila euro. L’azione si inserisce nell’ambito del controllo sulla sicurezza pubblica ed economica svolto dalle Forze dell’Ordine.

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