Latitante brasiliano arrestato a bordo di una Maserati, era ricercato dall'Interpol: rischia 49 anni di carcere
Arrestato a Padova un latitante brasiliano ricercato dall'Interpol: era a bordo di una Maserati, si attende l'estradizione.


PADOVA – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Padova hanno tratto in arresto un cittadino brasiliano ricercato a livello internazionale, in seguito a un’indagine condotta in piena autonomia investigativa. L’uomo era oggetto di una Red Notice dell’Interpol, in quanto destinatario di un mandato d’arresto emesso dalla magistratura del Brasile per gravi reati finanziari, tra cui frode commerciale, associazione a delinquere e danni contro il Governo, reati ai quali il codice penale brasiliano prevede la pena massima di anni 49 di reclusione.

Arrestato latitante ricercato a livello internazionale
Secondo quanto emerso dalle indagini, il sospetto era attivo nel territorio padovano, come confermato da una serie di operazioni finanziarie che hanno attirato l’attenzione del Nucleo di polizia economico-finanziaria. Seguendo la traccia dei movimenti bancari, i militari hanno incrociato dati e svolto un’attenta mappatura dei luoghi potenzialmente frequentati dal ricercato.
La svolta grazie ai controlli sul territorio
L’attività di osservazione ha coinvolto esercizi commerciali, centri sportivi e altri luoghi pubblici della zona. Proprio durante uno di questi controlli mirati, il soggetto è stato intercettato a bordo di una Maserati GranCabrio in un comune della provincia. L’intervento dei militari ha portato al fermo immediato dell’uomo.
Trasferito in carcere in attesa dell’estradizione
A seguito dell’arresto provvisorio, l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Padova. La misura è stata convalidata dal Presidente della Corte d’Appello di Venezia, in attesa che le autorità brasiliane attivino formalmente la richiesta di estradizione, inoltrando la documentazione necessaria per via diplomatica.
Operazione condotta in collaborazione internazionale
L’azione ha visto il coordinamento tra il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza e la Direzione Centrale della Polizia Criminale, in particolare con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, a conferma della sinergia tra organi investigativi nazionali e internazionali nella lotta alla criminalità transfrontaliera.
In osservanza del principio della presunzione di innocenza, si precisa che la colpevolezza dell’arrestato sarà eventualmente accertata solo in presenza di una sentenza definitiva da parte dell’autorità giudiziaria competente.