Immigrazione clandestina, coinvolti anche Caf e liberi professionisti: 10 arresti e denunce in 23 province
Falsi documenti per aggirare il Decreto Flussi. Molteplici arresti e denunce per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
TREVISO — Una maxi operazione della polizia di Stato contro l’immigrazione clandestina si è conclusa questa mattina, 12 luglio 2025.
L’azione, coordinata dal Servizio centrale operativo, ha coinvolto ben 23 province, comprese città come Bari, Milano, Torino, e anche Treviso, portando a 10 arresti e numerose denunce in tutta Italia.
Il blitz ha smascherato un sistema ben organizzato che sfruttava falsi contratti e documenti irregolari per aggirare il Decreto flussi, la normativa italiana che regola l’ingresso dei lavoratori non comunitari.
I cittadini extracomunitari pagavano fino a 5mila euro per entrare in Italia
La rete criminale, composta prevalentemente da stranieri, offriva a centinaia di cittadini extracomunitari la possibilità di entrare in Italia dietro pagamento di somme tra 1.000 e 5.000 euro. I falsi contratti di lavoro e i permessi di soggiorno venivano usati per ottenere autorizzazioni al lavoro in modo fraudolento.
Il Decreto flussi stabilisce ogni anno le quote di ingressi per lavoro subordinato, stagionale o autonomo. I datori di lavoro devono richiedere l'autorizzazione presentando vari documenti, come il contratto e la prova dell’impossibilità di reperire manodopera locale. Se approvata, consente di ottenere un visto presso il consolato nel Paese di origine.
Le indagini hanno evidenziato che agricoltura, edilizia e ristorazione sono i comparti più vulnerabili a queste pratiche illecite.
Coinvolti anche CAF e liberi professionisti
In molti casi, venivano coinvolti CAF e liberi professionisti, che presentavano domande d’ingresso per lavoratori stranieri anche senza il consenso reale dei datori di lavoro, configurando un vero e proprio furto d’identità.
Sono stati controllati 167 siti tra aziende e abitazioni, e ispezionati 1.418 cittadini, di cui 1.317 stranieri. Su 135 di loro sono in corso verifiche per permanenza irregolare.
Dieci arresti e quasi un centinaio di denunce
Il bilancio è di 10 persone arrestate, di cui 9 stranieri, per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Inoltre, 65 italiani e 27 stranieri — quasi tutti datori di lavoro — sono stati denunciati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falso documentale e sostituzione di persona.