L’allarme tossico a Vidor (Treviso)– Risultati sconcertanti dagli esami tossicologici effettuati sul corpo di Alex Marangon, il giovane di Marcon (Venezia) ritrovato morto il 2 luglio 2024 sulle rive del fiume Piave. Le analisi hanno rivelato la presenza di una combinazione di sostanze psicoattive nel suo sangue, tra cui cocaina, ayahuasca, Mdma e cannabinoidi, confermando uno stato di alterazione psicofisica che potrebbe aver contribuito alla sua tragica fine.
Nel sangue cocaina, ayahuasca, Mdma e cannabinoidi
La relazione tecnica inviata alla Procura di Treviso dall’ospedale Burlo Garofolo di Trieste ha evidenziato la presenza di queste sostanze e ha sollevato nuove ipotesi sull’indagine in corso. Inizialmente considerata come un caso di omicidio volontario, ora si potrebbe trattare di un’altra forma di reato, con particolare attenzione alla cessione di droga.
Ipotesi di reato in evoluzione: possibile morte per cessione di droga
La sera della tragedia, Marangon si era allontanato durante un raduno con altri partecipanti, manifestando segni di agitazione prima di cadere dallo strapiombo e finire nel fiume. La sua morte potrebbe essere stata il risultato di una serie di eventi legati all’uso di sostanze stupefacenti, secondo quanto emerso dalle indagini.
La notte della tragedia e le circostanze della caduta
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