Tragedia a Fontaniva: il mistero della morte di Fatos Cenaj
FONTANIVA (PADOVA) – Si è spento l’11 giugno, dopo tre giorni di agonia, Fatos Cenaj, un uomo di 59 anni di origine albanese, colpito alla testa da un proiettile. Il ferimento era avvenuto l’8 giugno, quando era stato trovato privo di sensi in una strada sterrata. In un primo momento si era ipotizzato un malore o un incidente stradale, ma la successiva Tac in ospedale ha svelato la verità: due fori compatibili con colpi d’arma da fuoco.
Una vita lontana dai riflettori
Fatos Cenaj viveva a Fontaniva da circa tre anni. In Italia aveva deciso di trasferirsi dopo aver lasciato il proprio impiego in Albania come agente della polizia penitenziaria. Una figura riservata, rimasta lontana dalle cronache sia nel suo Paese d’origine che in Italia.
Un mistero ancora da chiarire
Gli investigatori stanno cercando di comprendere il contesto dell’accaduto, ma finora nessun elemento chiave è emerso. Non risultano denunce, minacce, né precedenti che possano far pensare a ritorsioni o regolamenti di conti. Le autorità italiane, in contatto anche con quelle albanesi, stanno ricostruendo i movimenti dell’uomo e i suoi eventuali contatti recenti, ma il caso rimane ancora avvolto nel mistero.
I primi soccorsi e la svolta nelle indagini
Inizialmente si era pensato che potesse essere stato investito da un’auto pirata o che fosse caduto battendo la testa. Solo in ospedale, dopo gli accertamenti diagnostici, è emersa la verità: ferite da proiettile alla testa, probabilmente causate da colpi ravvicinati.
Un’aggressione senza testimoni
Nessuno ha visto o sentito nulla di sospetto in quella fascia oraria. Un testimone ha raccontato di averlo visto a terra, pensando inizialmente si trattasse di un malore. Nessun dettaglio utile, però, è emerso che possa portare all’identificazione del responsabile.
Indagini in corso, ma nessuna pista concreta
Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, ma l’assenza di un movente chiaro complica il lavoro degli investigatori. Il contesto in cui è maturata l’aggressione appare del tutto privo di segnali premonitori. La comunità di Fontaniva, intanto, resta scossa da un caso che ha ancora molti aspetti oscuri e che potrebbe richiedere tempo per essere chiarito. Le forze dell’ordine stanno esaminando immagini di videosorveglianza e possibili contatti telefonici.
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