TREVISO. Gianpietro Scomparin, 57 anni, stimato responsabile tecnico informatico dell’ospedale Giovanni XXIII di Monastier, ha tragicamente perso la vita il primo marzo a causa di un malore improvviso mentre era a bordo di un aereo in fase di atterraggio a Vienna. Una notizia che ha lasciato un vuoto incolmabile non solo nella sua famiglia, residente a San Donà di Piave (Venezia), ma anche tra i colleghi e tutti coloro che lo conoscevano.
Una vita spezzata in cielo
Scomparin, padre affettuoso di due figli, di 19 e 21 anni, stava viaggiando insieme a Gabriele Geretto, amministratore delegato del gruppo attivo nel settore sanitario, per partecipare al congresso europeo di radiologia in corso nella capitale austriaca. Seduti l’uno accanto all’altro, era un momento di condivisione professionale che si è trasformato in tragedia in un battito di ciglia.
Geretto, testimone impotente di questo drammatico evento, ha raccontato i momenti di panico vissuti durante la fase di atterraggio: “Stavamo parlando, Gianpietro stava bene, senza alcun segno premonitore. Dopo un breve sguardo fuori dal finestrino, l’ho trovato con la testa accasciata, inizialmente pensavo stesse riposando”. Le manovre di soccorso effettuate dal personale di bordo non sono bastate a salvare la vita di Scomparin, che non ha mai ripreso conoscenza.
Un ricordo indelebile
La scomparsa di Scomparin ha lasciato un segno profondo in chi lo conosceva. “Ci ha lasciato un amico, per me un fratello” ha dichiarato Geretto, sottolineando le qualità umane e professionali dell’amico e collega: genio dell’informatica, sempre pronto a risolvere i problemi più complessi e a mantenere rapporti armoniosi con tutti. La sua capacità di sorridere sempre, di essere solare e disponibile, rimarrà impressa nella memoria di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
La tragica fine di Gianpietro Scomparin lascia una ferita aperta in tutti coloro che lo hanno amato e stimato. La sua eredità professionale e umana continuerà a vivere attraverso i ricordi di chi ne ha apprezzato le virtù e l’impegno nel settore informatico e sanitario.
In questo momento di dolore, i pensieri vanno alla sua famiglia, ai suoi figli, e a tutti i suoi cari, ai quali si unisce il cordoglio di colleghi e conoscenti. La comunità di San Donà di Piave, così come l’intero ambito sanitario in cui Gianpietro ha lasciato un segno indelebile, piange la perdita di una persona di valore, un professionista esemplare e un uomo di grande umanità.
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