Mais: le sfide e le soluzioni per il futuro del settore agricolo italiano

Il convegno "Mais: coltivare il futuro con la forza della cooperazione" ha affrontato le sfide e le opportunità per rilanciare la coltura del mais in Italia, con l'intervento di esperti e istituzioni.

12 marzo 2025 15:30
Mais: le sfide e le soluzioni per il futuro del settore agricolo italiano -
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"Mais: coltivare il futuro con la forza della cooperazione" è stato il tema centrale del convegno organizzato da Confcooperative Fedagripesca Nazionale in collaborazione con Confcooperative Fedagripesca Veneto, che si è svolto lunedì 10 marzo a Montecchio Maggiore (VI). L'evento ha visto una partecipazione significativa di esperti del settore e rappresentanti istituzionali, tra cui Raffaele Drei, Presidente di Confcooperative Fedagripesca Nazionale, Cristina Guarda, Europarlamentare in collegamento da Strasburgo, e Federico Caner, Assessore per la Regione Veneto a Fondi UE, Turismo, Agricoltura, e Commercio Estero.

La crisi del mais in Italia: un settore strategico in difficoltà

Il convegno ha affrontato le sfide e le opportunità per rilanciare la coltura del mais in Italia, un settore che ha subito una drastica riduzione della superficie coltivata negli ultimi due decenni, portando l'Italia a dipendere per il 60% dalle importazioni. Questo dato preoccupante mette a rischio la competitività delle filiere zootecniche e agroindustriali, fondamentali per la produzione alimentare e per la tutela delle eccellenze del Made in Italy.

Le cause principali della crisi sono state identificate nell'aumento dei costi di coltivazione, superiori a quelli degli altri Paesi a causa delle normative stringenti imposte dalla Comunità Europea, ma anche i danni da cambiamenti climatici e la presenza crescente di micotossine nel mais.

Le soluzioni per il rilancio della coltivazione del mais

Durante il convegno, sono state avanzate diverse proposte per il rilancio del settore. Emilio Pellizzari, Presidente del Coordinamento di Settore Seminativi e Grandi Colture di Confcooperative Fedagripesca Veneto, ha sottolineato la necessità di innovazione, sperimentazione, ricerca e maggiore collaborazione tra i produttori di mais. “La cooperazione è fondamentale perché i produttori di mais non sono grandi proprietari terrieri, ma mettersi assieme permette di avere un reddito aziendale e fare un mais competitivo. Oggi, voglio annunciare un nuovo progetto di rete di imprese cerealicole: Veneto Grandi Colture."

Inoltre, è emersa la necessità di fare più ricerca e di ridurre la burocrazia, che incide significativamente sui costi, e una PAC (Politica Agricola Comune) più mirata a sostenere le eccellenze agricole italiane, con un focus sull’imprenditore agricolo.

La cooperazione come risposta alle sfide

Il convegno ha ribadito l'importanza della cooperazione come strumento fondamentale per affrontare le sfide del settore. La cooperazione è stata vista come la chiave per l'aggregazione delle forze, che permette di affrontare i grandi processi di innovazione e di mercato che le piccole aziende non potrebbero affrontare da sole. Raffaele Drei, Presidente di Fedagripesca Confcooperative, ha concluso i lavori del convegno invitando gli imprenditori del settore a “riprendere la sfida dell’aggregazione” per non perdere competitività e affrontare insieme le difficoltà economiche e le sfide legate ai cambiamenti globali.

Conclusioni e impegni per il futuro

Il convegno ha rappresentato un momento di confronto fondamentale, con un impegno condiviso per il futuro della cerealicoltura in Italia. Confcooperative continuerà a lavorare affinché le istanze emerse possano tradursi in azioni concrete, per dare nuovo slancio al settore e garantire la sostenibilità economica e ambientale della coltivazione del mais.

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