Lenze Italia: possibile trasferimento della produzione da Isola Rizza alla Polonia

Sciopero e mobilitazione: la Fiom di Verona contro la delocalizzazione Lenze

08 ottobre 2025 18:55
Lenze Italia: possibile trasferimento della produzione da Isola Rizza alla Polonia -
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ISOLA RIZZA (VERONA) – Durante l’incontro di oggi, mercoledì 8 ottobre, la RSU di Lenze Italia, insieme alla FIOM-CGIL di Verona, ha incontrato la Direzione aziendale.

La riunione è coincisa con uno sciopero dei lavoratori dello stabilimento di Isola Rizza, dimostrando un segnale chiaro: i dipendenti non intendono accettare l’incertezza sul loro futuro occupazionale.

Secondo quanto emerso durante il tavolo di confronto, la Direzione ha ufficiosamente confermato la possibile delocalizzazione di gran parte delle attività produttive dello stabilimento di Isola Rizza verso un impianto situato in Polonia. Questa ipotesi ha alimentato forte preoccupazione tra i lavoratori, preoccupati per le conseguenze sull’occupazione locale e sulla continuità delle attività italiane.

Nessun piano industriale in termini di investimenti da parte di Lenze Italia

Nonostante le richieste della RSU e della FIOM, Lenze Italia non ha presentato alcun piano alternativo o investimenti concreti per rilanciare lo stabilimento. Le garanzie richieste sulla piena operatività e sul mantenimento dei livelli occupazionali sono state rimandate o evase, lasciando i lavoratori in una condizione di forte incertezza.

L’azienda non ha fornito dati dettagliati sugli eventuali esuberi, ma è evidente che il trasferimento delle attività potrebbe avere un impatto significativo sull’occupazione a Isola Rizza. La Direzione ha comunque manifestato la propria disponibilità ad aprire un tavolo di trattativa specifico sull’impatto sociale della riorganizzazione.

Paolo Olivati, rappresentante della Fiom-Cgil di Verona, ha dichiarato: “La conferma del piano di delocalizzazione è inaccettabile. I lavoratori di Isola Rizza hanno dimostrato qualità ed efficienza per anni e non permetteremo che il futuro di decine di famiglie venga sacrificato per motivi puramente economici. Lo sciopero di oggi rappresenta solo il primo passo.”

Il sindacato annuncia che le prossime mosse includeranno la richiesta di riunioni a più livelli, assemblee dei lavoratori e potenziali nuove giornate di sciopero. La priorità resta la reintegrazione del tema degli investimenti e del rilancio produttivo al centro del dibattito.

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