Rifiuta di offrire una sigaretta e viene accerchiato: baby-gang frattura l'orbita a un 15enne

Legnago, 15enne aggredito da una baby-gang per una sigaretta: colpito all’occhio, dovrà essere operato. Allarme sicurezza nei parchi cittadini.

14 luglio 2025 12:41
Rifiuta di offrire una sigaretta e viene accerchiato: baby-gang frattura l'orbita a un 15enne -
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LEGNAGO (VR) – Un grave episodio di violenza ha scosso la zona dello skate park in viale dei Tigli nella tarda serata di giovedì 10 luglio. Intorno alle 22:30, un quindicenne è stato avvicinato da un coetaneo che, con fare minaccioso, gli ha chiesto una sigaretta. Al suo rifiuto, il ragazzo è stato immediatamente circondato da un gruppo di adolescenti.

L’aggressione nel parco: dinamica e contesto

La situazione è precipitata in pochi istanti: il giovane, ritrovatosi accerchiato, è stato aggredito senza possibilità di difesa. Uno dei membri del gruppo ha colpito il volto del ragazzo con un violento pugno, causandogli una frattura all’occhio. L’episodio, per di più, si è consumato in una delle aree frequentate da giovani e famiglie, il che non ha fatto altro che aumentare la preoccupazione per la sicurezza nei parchi cittadini.

I soccorsi immediati e l’intervento delle Forze dell’Ordine

Nonostante lo shock, il giovane è riuscito a raggiungere la madre con il supporto della fidanzata e degli amici. Trasportato all’ospedale, gli accertamenti medici hanno confermato la gravità del trauma subito: frattura orbitale. Il giovane dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico per il ripristino delle ossa danneggiate.
Sul luogo sono prontamente intervenuti i Carabinieri e il personale del 118, che hanno avviato gli accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Sicurezza e attenzione ai minori

L’aggressione ha riacceso il dibattito sulla tutela dei minori e sulla necessità di rafforzare la prevenzione negli spazi di aggregazione. La comunità di Legnago, già scossa da episodi analoghi, chiede maggiore vigilanza e strumenti di prevenzione per arginare i fenomeni di bullismo e microcriminalità. L’intervento tempestivo dei Carabinieri e dei sanitari ha permesso di limitare le conseguenze più gravi, ma l’episodio solleva nuovi interrogativi sulla gestione della sicurezza urbana.

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