LandArt&Radici a Tarvisio: arte e natura nel sentiero Rio Argento
A Tarvisio il percorso LandArt&Radici unisce arte e natura nella foresta millenaria con opere di artisti internazionali.


TARVISIO – Tornano anche nel 2025 le emozioni di “LandArt&Radici”, il percorso artistico immerso nella natura lungo il Sentiero Rio Argento, da parco Cervi a Tarvisio. Tra boschi e panorami sulle Alpi Giulie, le installazioni invitano i visitatori a rallentare, osservare e vivere il territorio in modo autentico, unendo arte contemporanea, natura e tradizione.
Un turismo esperienziale e sostenibile
«Questa iniziativa è fondamentale per valorizzare il turismo esperienziale e sostenibile nel nostro territorio – afferma Serena De Simone, vicesindaco e assessore al turismo di Tarvisio –. Le opere si integrano perfettamente nella millenaria foresta, offrendo un modo originale per conoscere il patrimonio naturalistico attraverso l’arte».
Un progetto condiviso e internazionale
Realizzato in collaborazione con Aeson Festival e il Reparto Carabinieri per la Biodiversità, il percorso fa parte del Festival Radici, promosso dal Comune di Tarvisio con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e la collaborazione di Pro Loco Il Tiglio Valcanale, Kanaltaler Kulturverein e una rete di partner locali e internazionali. La direzione artistica è affidata a Alberto Busettini.
Busettini sottolinea: «Tarvisio entra in una rete regionale di Land Art che va dalla montagna al mare, con opere di artisti internazionali. L’arte e la natura che si trasformano nel tempo offrono spunti di riflessione importanti».
Le opere e gli artisti protagonisti
Per il 2025, “LandArt&Radici” presenta le creazioni di quattro artisti internazionali selezionati con Aeson Festival:
- Devid Strussiat con La Danza delle Gru, un’installazione in bambù e nocciolo ispirata ai movimenti rituali delle gru, simbolo di grazia e rinascita.
- Stefano Devoti con Superstèreo, un omaggio alla cultura forestale del Tarvisiano, intrecciando legni locali per raccontare l’equilibrio tra uomo e natura.
- Simone Paulin con L’albero sulla testa del cervo, un quadro tridimensionale fatto di rami di acacia e ulivo, che evoca la forza e la quiete della foresta.
- Szabo Reka con Beyond Borders, un’installazione interattiva in legno e corde che invita a superare i confini, celebrando l’unità naturale tra Italia, Slovenia e Austria.
Lungo il sentiero si potranno ammirare anche le opere del 2024, tra cui un pesce che risale la montagna, simbolo di interconnessione naturale, un orso realizzato da Rodolfo Liprandi, e un’opera astratta di Simone Paulin fatta con nocciolo intrecciato.
Un’esperienza arricchita dalla tecnologia
Il percorso è corredato da una cartellonistica esplicativa, integrata da codici QR e dall’app Tarvisio, che offre contenuti multilingue (italiano, inglese, tedesco) per approfondire la conoscenza delle opere e del territorio.