Jesolo Sand Nativity inaugura il 29 novembre. Una scultura dedicata a Giacomo Gobbato

JESOLO, il celebre evento dello Jesolo Sand Nativity sta per dare il via alla sua 22esima edizione, che quest’anno avrà un significato ancora più profondo, grazie all'inserimento di una scultura in me...

09 novembre 2024 11:38
Jesolo Sand Nativity inaugura il 29 novembre. Una scultura dedicata a Giacomo Gobbato -
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JESOLO, il celebre evento dello Jesolo Sand Nativity sta per dare il via alla sua 22esima edizione, che quest’anno avrà un significato ancora più profondo, grazie all'inserimento di una scultura in memoria di Giacomo Gobbato, il giovane jesolano tragicamente scomparso lo scorso settembre. L’opera dedicata a Gobbato raffigurerà la figura del buon samaritano, un simbolo universale di misericordia e compassione, valori che hanno caratterizzato la sua stessa azione eroica.

Un tributo alla generosità e alla misericordia

La scultura che sarà installata nel cuore dello Jesolo Sand Nativity rappresenterà la parabola del buon samaritano, una figura che ha attraversato i secoli come simbolo di aiuto disinteressato verso chi è in difficoltà. Un messaggio universale che ha visto Giacomo Gobbato incarnarlo nel settembre del 2024, quando, mentre si trovava a Mestre, intervenne per soccorrere una donna vittima di una rapina. Purtroppo, il suo gesto altruista gli costò la vita, ucciso a coltellate da chi, invece di accettare l’aiuto, lo ha aggredito mortalmente.

Questa tragedia non solo ha segnato profondamente la comunità di Jesolo, ma ha anche sollevato l'attenzione sulla grandezza di un gesto che, sebbene portato avanti da una sola persona, è simbolo di un impegno collettivo di solidarietà verso il prossimo. La scultura, quindi, non rappresenterà solo un ricordo, ma un messaggio forte di fratellanza, di pace e di dialogo.

Il tema ispirato all'enciclica "Fratelli tutti"

Il Jesolo Sand Nativity quest’anno si ispira all'enciclica papale “Fratelli tutti”, che promuove l’idea di un mondo basato sull’inclusività e sulla solidarietà. Le 12 sculture realizzate dai maestri scultori di sabbia trattano proprio questi temi, creando un percorso artistico che incoraggia il pubblico a riflettere su valori condivisi di uguaglianza e comprensione reciproca.

Il buon samaritano, con la sua storia di generosità, è una delle figure centrali della mostra, un atto di misericordia che non conosce confini, e che trova un riscontro perfetto nella figura di Giacomo Gobbato. Questo atto d'amore verso il prossimo sarà simbolicamente celebrato attraverso l’arte della sabbia, che diventa il mezzo per trasmettere emozioni forti e durature.

La fase di scolpitura e l’inaugurazione

Nei giorni scorsi, gli artisti hanno iniziato a lavorare sulle sculture, dando forma alle opere con un processo che durerà circa due settimane. La tensostruttura è stata già installata e la sabbia è stata compattata, creando la base per un’opera che, come ogni anno, promette di affascinare i visitatori con la sua bellezza e il suo significato.

L'inaugurazione ufficiale dello Jesolo Sand Nativity si terrà venerdì 29 novembre, con la presenza di monsignor Giacinto-Boulos Marcuzzo, vescovo ausiliare e vicario generale emerito del Patriarcato di Gerusalemme. Un momento solenne, che renderà omaggio a Giacomo Gobbato e a tutti coloro che, come lui, fanno della solidarietà un valore fondamentale.

Un evento che unisce la comunità

Il Jesolo Sand Nativity, con le sue sculture, non è solo un evento artistico, ma un'occasione di riflessione collettiva. Ogni anno, il presepe di sabbia diventa un punto di incontro per tutti coloro che desiderano vivere e condividere il messaggio di pace e solidarietà. Con la nuova scultura dedicata a Giacomo Gobbato, il percorso artistico di quest’anno aggiunge un ulteriore valore simbolico, portando il pubblico a riflettere sull'importanza dei gesti di altruismo e sull'integrazione di misericordia nelle dinamiche quotidiane.

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