Contrasto all'erosione della costa di Jesolo: al via progetto da 24 milioni
A Jesolo primo incontro tra Comune e operatori e tecnici balneari per definire la strategia contro l’erosione della costa est. Investimento da 24 milioni di euro previsto.


JESOLO (VE) – Si è svolto ieri presso il municipio il primo incontro con gli operatori della costa per affrontare la questione dell’erosione lungo il tratto est della spiaggia di Jesolo. L’incontro, convocato dall’amministrazione comunale, ha visto la partecipazione del sindaco Christofer De Zotti, dell’assessore al demanio Alberto Maschio, del dirigente di settore Claudio Vanin e dei tecnici dell’ufficio demanio, tra cui gli ingegneri Andrea De Götzen e Massimo Tondello, incaricati della redazione del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP). Presenti anche i rappresentanti delle 16 Unità minime di gestione e dell’Associazione Jesolana Albergatori.

Prime valutazioni tecniche e risorse disponibili
Durante l’incontro sono stati illustrati i primi risultati dei rilievi e delle analisi raccolti dagli ingegneri, fondamentali per definire gli interventi da realizzare, che saranno sia strutturali che non. Il progetto potrà contare su un investimento complessivo di 24 milioni di euro, finanziati grazie alla quota versata dai nuovi concessionari dei vari tratti di arenile, come previsto dall’amministrazione.
Soluzioni allo studio e strategia mista
Al momento sono diverse le opzioni valutate, tra cui una strategia integrata che combina la realizzazione di opere fisse con un programma di ripascimento significativo della spiaggia. Tutte le alternative vengono esaminate con un approccio di condivisione e partecipazione, coinvolgendo gli operatori e gli stakeholder locali.

Obiettivi e tempistiche
L’amministrazione comunale punta a completare entro l’estate l’iter di valutazione e approvazione, per procedere successivamente con la fase di sviluppo progettuale. L’obiettivo è realizzare un piano concreto e duraturo che possa finalmente risolvere le criticità che da anni influenzano l’attività degli operatori balneari, costretti a chiudere in anticipo la stagione a causa dell’erosione.