Recenti tamponi eseguiti sugli ospiti neonatali del reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale della donna e del bambino di Borgo Trento a Verona hanno rivelato la presenza di germi potenzialmente patogeni. La notizia, confermata dal direttore del reparto, Massimo Franchi, ha scaturito preoccupazioni data la delicatezza dei pazienti coinvolti.
Decisioni urgenti per la sicurezza dei neonati
A seguito di questi esiti, la commissione Infezioni ospedaliere si è prontamente riunita per valutare i casi e decidere le misure necessarie. La decisione presa è stata quella di sospendere temporaneamente l’accoglimento di donne in gravidanza al di sotto della 33esima settimana e sei giorni, come misura precauzionale.
Precedenti di gravità e processi in corso
Il reparto ha già affrontato sfide simili in passato, in particolare tra il 2018 e il 2020, quando si verificò un focolaio di Citrobacter che infettò 89 bambini, causando quattro decessi e gravi danni a ulteriori nove neonati. Un processo è attualmente in corso, con il prossimo appuntamento fissato per il 25 giugno, per far luce su eventuali responsabilità.
Analisi in corso e attesa di risposte
Nonostante le analisi effettuate, la natura esatta del batterio responsabile delle recenti infezioni non è ancora stata identificata. Si attendono ulteriori risultati dai laboratori di microbiologia per comprendere meglio la situazione e prendere eventuali ulteriori provvedimenti.
Misure adottate e servizi garantiti
Nel frattempo, nonostante la sospensione per le gravidanze a rischio, l’ospedale assicura che i rimanenti servizi, come il Pronto soccorso ostetrico ginecologico, rimangono operativi per tutte le emergenze-urgenze in gravidanza. La situazione è monitorata costantemente e potranno essere apportate modifiche ai provvedimenti in base agli esiti delle analisi imminenti.
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